“Si rende omaggio a Giovanni Falcone e Giuliano Vassalli”

Roma, 29 mag. (askanews) – “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere, ed è composta dalla magistratura della carriera giudicante e da quella della carriera requirente”, lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, che ha letto in conferenza stampa, il primo passaggio della riforma approvata oggi in Cdm. “Abbiamo dato rilevanza costituzionale anche al fatto che la magistratura requirente è, deve essere e resterà indipendente da qualsiasi interferenza del potere esecutivo, da qualsiasi pressione di altri organismi – ha spiegato – gode e godrà delle stesse garanzie di indipendenza della magistratura giudicante”.

In merito al nuovo Consiglio superiore della magistratura il ministro ha spiegato: “Questo organo di autogoverno della magistratura in questi ultimi anni, non solo a detta mia o altri esponenti della maggioranza ma di moltissimi magistrati, non ha dato buona prova di sé e scandali come quelli di Palamara o di altri hanno eccitato le varie proteste” che non hanno portato a “rimedi a quelli della degenerazione correntizia”. E con il varo della separazione delle carriere si vuole anche “interrompere questo legame” che “ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale, attraverso il sorteggio”. Il ministro Nordio ha spiegato il quadro della nuova Alta corte. “La questione cosiddetta disciplinare che agisce nell’ambito del Csm, che quindi cumula in un modo abbastanza anomalo varie funzione amministrative, è stata staccata attraverso la composizione di un’Alta corte composta da 15 giudici. Anche in quest’Alta Corte vi è una prevalenza di elementi togati, ma il sorteggio avviene in un canestro di persone estremamente qualificate. Sono magistrati che hanno almeno 20 anni di esperienza e che stanno svolgendo funzioni di legittimità. La cosiddetta cultura della giurisdizione rimane ovviamente inalterata perché la magistratura è unica”.

Nordio è anche intervenuto in relazione ai rilievi dell’Associazione nazionale magistrati rispetto al varo della riforma sulla separazione delle carriere e del nuovo Csm: “Le critiche sono il sale della democrazia”, ha detto il guardasigilli ricordando, sempre nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm, la sua partecipazione al congresso Anm di Palermo. “Accettiamo contributi e suggerimenti” – ha continuato Nordio – ma “anche loro (l’Anm) devono accettare che la volontà popolare è sacra e si esprime attraverso le elezioni. Se ci viene dato il mandato di separare le carriere, noi ubbidiamo alla sovranità che appartiene al popolo secondo quello che è scritto nella Costituzione”.

“Ho finito di rendere omaggio in questo modo alla memoria di due grandi personaggi. Uno era il collega Falcone che era favorevole alla separazione delle carriera e alla memoria di Giuliano Vassalli, eroe della Resistenza, che aveva voluto il codice accusatorio al quale ci siamo ispirati con questa riforma costituzionale”, ha detto sottolineato Nordio, nel corso della conferenza stampa dopo il Cdm.

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