Prosegue calo produttori, comparto dà lavoro a 1.139 persone
Milano, 29 mag. (askanews) – Per i prodotti lattiero-caseari di qualità Alto Adige il 2023 è stato un anno segnato da forti pressioni da parte del mercato. A partire dal costo di lavorazione della materia prima che si è mantenuto elevato, fino alla diminuzione del numero di produttori che ha portato a un calo del 6% di latte vaccino prodotto rispetto al 2022. Attualmente i fornitori di latte in Alto Adige sono 4.100, una tendenza in calo (da più di due decenni) a cui si contrappone, però, la stabilità nel settore della trasformazione.
Nel 2023, il latte altoatesino è stato lavorato in 10 siti operativi. Il fatturato delle aziende lattiero-casearie è aumentato del 12,12%, raggiungendo i 684,24 milioni di euro e dando lavoro a 1.139 persone. I prodotti lattiero-caseari altoatesini sono stati esportati in oltre 40 Paesi del mondo. Nonostante le condizioni avverse del mercato, le cooperative altoatesine sono riuscite a consolidare la propria posizione.
“Le latterie sono una realtà solida e importante nell’economia dell’Alto Adige”, ha dichiarato Annemarie Kaser, direttrice della Federazione latterie Alto Adige, facendo riferimento non solo all’aumento del fatturato del 2023, ma anche all’importanza come datore di lavoro. “Il fatto che il settore lattiero-caseario altoatesino abbia resistito sul mercato in un contesto così avverso, dimostra quanto sia ben posizionato sui mercati – ha proseguito Kaser – Nonostante le difficoltà, siamo riusciti ad aumentare il prezzo del latte ai nostri soci, dovuto all’elevata qualità del prodotto, l’affidabilità delle latterie e la notorietà dei singoli marchi. Inoltre, il fatto che operiamo sotto il marchio ‘Alto Adige’, e che possiamo beneficiare della sua immagine positiva, ci aiuta”.
Il marchio di qualità sui prodotti lattiero-caseari altoatesini non è solo uno strumento di marketing, ma anche una garanzia d’origine: “Il marchio di qualità identifica chiaramente un prodotto come prodotto altoatesino in modo controllato e garantito. Questo significa che dentro c’è esclusivamente il latte altoatesino. Il marchio garantisce l’origine del latte dal nostro territorio, rappresenta ciò che si produce nei nostri allevamenti, sui nostri prati e sui nostri alpeggi”, ha concluso Annemarie Kaser. “La provenienza garantita è molto più di un semplice impegno dei produttori. Dietro al marchio di qualità c’è un sistema di controllo completo e continuo eseguito da enti indipendenti. Questo vale soprattutto per quelli provenienti dall’Alto Adige, che vengono costantemente controllati per la loro qualità dal foraggio al bicchiere di latte”, ha aggiunto il presidente Georg Egger.
La Federazione latterie Alto Adige anche quest’anno ha premiato il fornitore con il miglior latte dell’anno basato sui parametri di qualità analizzati sul latte crudo consegnato. Milano, 29 mag. (askanews) – Nel 2023 Manfred e Erica Miribung del maso Les Majuns a La Valle in Val Badia sono riusciti a difendere il titolo di miglior fornitore, conquistato già l’anno precedente. Il maso Les Majuns si trova a 1.300 metri sul livello del mare, con prati molto ripidi e difficili da lavorare. Ma non sono solo le difficili condizioni di lavoro a rendere notevole il riconoscimento: il 38enne Manfred e la 33enne Erica Miribung hanno iniziato a mungere solo nel 2019 e nel 2023 sono riusciti a conquistare per la seconda volta in serie il titolo di miglior fornitore di latte.