Audizione al Senato: bisogna approfondire nel merito

Roma, 29 mag. (askanews) – “Il decreto legge agricoltura è un primo passo del Governo nell’affrontare la crisi del settore emersa grazie alla mobilitazione degli agricoltori, ma è necessario approfondire nel merito le singole questioni poiché alcune soluzioni prospettate risultano ancora deboli e contraddittorie”. Lo ha detto Gianni Fabbris, leader del sindacato degli agricoltori Altragricoltura, audito oggi al Senato della Repubblica dalla nona Commissione Attività Produttive e Agricoltura nell’ambito delle audizioni previste per l’esame del disegno di legge n. 1138, di conversione in legge del decreto legge 63/2024 – “Agricoltura e imprese di interesse strategico”.

Il decreto per Fabbris “è il frutto di una fase aperta dai trattori scesi nelle strade, è stata la risposta ad un problema sollecitato dagli agricoltori. La risposta dell’esecutivo c’è stata, cosa non scontata. Ho ascoltato parole nuove in questi atti e in questo decreto. Il solo fatto di aver messo dentro il decreto l’indebitamento delle aziende agricole, ad esempio, è un fatto positivo”.

“Vedremo cosa produce – ha aggiunto Fabbris – anche perché questo decreto è ancora inadeguato, ma possiamo considerarlo un punto di partenza. Vi sono punti deboli e contraddittori”.

Altragricoltura insieme ad altre 40 associazioni di agricoltori e pescatori, riunite nel Coapi, ha contribuito ad elaborare un documento che sarà presentato al Governo la prossima settimana dove si darà conto nel dettaglio di proposte che saranno anche inviate al Senato perché possa tenerne conto.

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