Livello copertura crediti deteriorati è al 50,7% a fine marzo, con una copertura specifica della componente costituita da sofferenze al 73%
Nel primo trimestre del 2024 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha registrato un utile netto di 2,3 mld, in significativo aumento del 17,6% rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente. Il dato è pienamente in linea con l’obiettivo di oltre 8 mld di euro per l’anno in corso, sottolinea una nota dell’Istituto.
Al 31 marzo, il coefficiente di adeguatezza patrimoniale (calcolato al netto del dividendo di 1,6 mld di euro maturato nel trimestre e del riacquisto di azioni proprie di 1,7 mld di euro previsto per giugno) era pari al 13,3% (13,7% a fine 2023, pro forma 13,2% escluso il riacquisto di azioni proprie), con un Common Equity Tier 1 ratio pari a 15,9% (16,3% a fine 2023, 15,7% pro forma al netto del riacquisto di azioni proprie).
Nel primo trimestre 2024 l’utile lordo ricorrente è aumentato del 16,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 3,93 mld di euro, mentre l’utile operativo è cresciuto del 18,2% rispetto all’anno precedente.
I proventi operativi netti sono aumentati dell’11,1% su base annua (interessi netti: +20,8% su base annua; commissioni nette: +6,3% su base annua; proventi netti da attività assicurative: +14,6% su base annua). I costi operativi sono aumentati dell’1,3% su base annua, mentre il rapporto cost/income, pari al 38,2%, è stato tra i più alti delle principali banche europee.
Il margine di interesse si è attestato a 3,93 mld di euro, in calo dell’1,6% rispetto al IV trimestre 2009 e in aumento del 20,8% rispetto al I trimestre 2009. L’NPL (Non performing loans) ratio si è attestato all’1,2% su base rettificata e al 2,3% su base lorda (1% e 2% secondo gli standard EBA); l’NPL provisioning ratio si è attestato al 50,7% a fine marzo, con una componente NPL del 73%.
Giovanni Lombardi Stronati
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