Valorizzare settore che è eccellenza italiana
Roma, 2 mag. (askanews) – È Daniele Meldolesi il nuovo presidente del Gruppo Lievito da zuccheri di Assitol, l’associazione italiana dell’industria olearia aderente a Federalimentare e Confindustria. Succede a Paolo Grechi, amministratore delegato di Zeus Iba, che ha concluso i suoi quattro anni di mandato associativo.
Nato a Roma, laureato in Ingegneria Meccanica all’Università “La Sapienza” di Roma, Daniele Meldolesi ha ricoperto in passato vari ruoli di dirigenza in importanti realtà internazionali, come Crown Holdings Group, Cargill Group e Bimbo, sia in Italia che all’estero. Dal 2020 è il direttore generale di Lesaffre Italia, grande azienda con sede a Sissa Trecasali in provincia di Parma, che produce lievito fresco e pasta madre, oltre a commercializzare soluzioni per la panificazione artigianale, industriale e domestica.
“Intendo proseguire sulla linea già tracciata – ha detto Meldolesi – impegnandomi per la valorizzazione del nostro settore, che rappresenta un’eccellenza nel panorama industriale italiano”. Secondo i dati di Assitol, la produzione del comparto si aggira in media ogni anno sulle 50mila tonnellate, ma l’intero mercato, tra Italia ed export, veicola circa 100mila tonnellate.
Il lievito è un microorganismo vivente, il Saccharomyces cerevisiae, che si nutre di melasso, coprodotto dello zucchero. La sua origine naturale lo rende praticamente unico nel panorama alimentare ed è fondamentale per la preparazione di pane, dolci da ricorrenza, vino e birra. Le aziende del settore hanno quindi il compito di creare e mantenere le condizioni più favorevoli affinché questo microrganismo si riproduca in presenza di ossigeno. In pratica tutto si basa sulla fermentazione dello zucchero, un processo che non ha nulla di artificiale. Ecco perché si è soliti dire che il lievito si “coltiva”, non si fa.
“Quella del lievito è una produzione di altissima qualità – spiega ancora il presidente Meldolesi – che deve rispondere a standard molto elevati in materia di sicurezza alimentare ed igiene. Le aziende italiane hanno un know how ormai consolidato, che implica costi e investimenti rilevanti. Per questo motivo, lavoriamo di continuo al miglioramento dei processi produttivi, attraverso l’evoluzione tecnologica, allo scopo di renderli sempre più efficienti e sostenibili”.