Basso rischio per salute consumatori

Roma, 23 apr. (askanews) – Nel 96,3% degli alimenti europei non ci sono residui di pesticidi oltre i limiti. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’EFSA sui residui di pesticidi negli alimenti nell’Unione europea, pubblicato oggi.

Nel 2022 nell’Unione Europea sono stati raccolti un totale senza precedenti di 110.829 campioni alimentari, un quarto in più rispetto al 2021. I risultati mostrano che il 96,3% dei campioni rientra nei livelli consentiti dalla legge. Per il sottoinsieme di 11.727 campioni analizzati nell’ambito del programma di controllo coordinato dall’UE (EU MACP), il 98,4% rientrava nei limiti legali. Il MACP dell’UE analizza campioni raccolti casualmente da 12 prodotti alimentari. Per il 2022 si trattava di mele, fragole, pesche, vino (rosso e bianco), lattughe, cavoli cappucci, pomodori, spinaci, chicchi di avena, chicchi d’orzo, latte vaccino e grasso suino.

Dei campioni analizzati nel programma coordinato dall’UE risulta che il 51,4% (6.023 campioni) era privo di livelli quantificabili di residui. Il 47% (5.512) conteneva uno o più residui in concentrazioni inferiori o uguali ai livelli consentiti (noti come livelli massimi di residui o LMR). L’1,6% (192) conteneva residui superiori ai livelli consentiti.

Lo stesso paniere di prodotti viene campionato ogni tre anni, mostrando tendenze al rialzo o al ribasso per le materie prime specifiche. Il tasso complessivo con cui i residui di pesticidi hanno superato l’LMR è leggermente diminuito dal 2% nel 2019 all’1,6% nel 2022. Rispetto al 2019 e al 2016, il tasso di superamento è diminuito per mele, pesche, fragole, vino e grasso suino; per gli spinaci è in calo dal 2019. Nel 2022 non sono stati trovati campioni di latte vaccino con residui superiori all’LMR, come nel 2019 e nel 2016. I superamenti sono aumentati per cavoli cappucci, pomodori, lattuga, orzo e avena in chicchi.

Secondo l’Efsa, dunque, esiste un basso rischio per la salute dei consumatori derivante dall’esposizione stimata ai residui di pesticidi negli alimenti testati. Tuttavia, il rapporto formula una serie di raccomandazioni per aumentare l’efficienza dei sistemi europei di controllo dei residui di pesticidi.

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