Il gigante del tè ChaPanda perde il 40% rispetto a prezzo quotazione
Roma, 23 apr. (askanews) – E’ stato deludente lo sbarco in borsa del gigante del bubble tea Sichuan Baicha Baidao, la catena nota anche come ChaPanda. La sua quotazione oggi sul mercato di Hong Kong è sceso fino al 40% del prezzo stabilito per l’IPO, dando un segnale negativo per l’attività di quotazione nella borsa dell’ex colonia britannica, che vive un momento di difficoltà.
Le azioni sono state aperte a 15,74 dollari di Hong Kong (1,88 euro), il 10% in meno rispetto al prezzo dell’IPO di 17,50 HKD (2,1 euro). Il prezzo è poi sceso quasi del 40% nelle contrattazioni di metà giornata e ha chiuso a 12,80 HKD (1,53 euro), in calo del 27%.
Anche il Tianjin Construction Development Group, un costruttore privato con sede nella città portuale cinese del nord da cui prende il nome, ha avuto una IPO deprimente oggi, perdendo fino al 39% rispetto al prezzo di partenza.
Entrambe i leader delle due aziende hanno evitato di esporsi, poi, nella consueta conferenza stampa prevista dopo la quotazione.
Su ChaPanda, in particolare, c’erano attese. Il mercato del tè è particolarmente vivace in Cina, con un alto tasso di competizione. La compagnia ha raccolto circa 2,6 miliardi HKD (311,4 milioni di euro), senza contare l’eventuale utilizzo di un’opzione di sovrallocazione.
Il risultato scadente pone ostacoli ai piani dell’amministrazione del territorio semi-autonomo, che vuole rafforzare l’impronta della Borsa di Hong Kong nell’economia, soprattutto rilanciando il mercato delle IPO. Il Chief Administrator di Hong Kong, John Lee Ka-chiu, proprio oggi ha ribadito la volontà del governo dell’ex colonia britannica di sostenere le aziende cinesi che si vogliono quotare a Hong Kong.
ChaPanda è stata fondata a Chengdu nel 2008 e ha visto una crescita particolarmente rapida negli ultimi anni. La catena è cresciuta fino a 8.016 punti vendita, secondo l’ultimo conteggio, rispetto ai 500 del 2019. Il suo logo blu e bianco con un panda che sorseggia una tazza di tè può ora essere trovato in tutte le 31 province, regioni autonome e principali municipalità della Cina continentale. Copre il 6,8% del mercato.
Panda offre un’ampia gamma di bevande a base di tè fresche, fruttate e dolci, principalmente mirate ai giovani con prezzi accessibili. Il suo fatturato annuale è stato di 5,7 miliardi di yuan (738 milioni di euro), in aumento del 35% sull’anno, mentre l’utile netto è stato di 1,1 miliardi di yuan(142,5 milioni di euro), in aumento del 19%.
I principali concorrenti domestici, tra cui Mixue Bingcheng, Goodme e Auntea Jenny, hanno a lorovo presentato domanda di quotazione a Hong Kong a gennaio, in attesa di approvazione.
Il più grande di tutti è il marchio Mixue, che vende bevande e gelati a un prezzo medio di 1 dollaro. È il leader indiscusso con oltre 36.153 sedi in Cina, tre volte più del suo più grande rivale.
Il mercato cinese delle bevande fresche dovrebbe raggiungere 512 miliardi di yuan (66,3 miliardi di euro) entro il 2027, raddoppiando rispetto allo scorso anno, secondo China Insights Consultancy.