Come “best practice” a workshop Rete PAC dell’Unione Europea
Roma, 16 apr. (askanews) – L’imprenditrice avicola toscana Laura Peri si racconterà in Polonia, a Cracovia, il 17 e 18 aprile in occasione del workshop dal titolo: “Innovazioni guidate dalle donne in agricoltura e nelle aree rurali” della Rete UE PAC. L’obiettivo della due giorni di incontri è quello di rafforzare il ruolo delle donne nell’agricoltura e nelle aree rurali attraverso lo scambio di conoscenze, l’identificazione di iniziative e progetti di successo guidati da donne innovatrici e la creazione di reti.
Per questo Laura Peri è stata invitata a raccontare la sua ventennale esperienza nel settore avicolo e illustrerà il progetto ABIC (Avicoltura Boschiva Innovativa e Circolare), di cui è capofila. Il progetto ABIC, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale, mira allo sviluppo e al consolidamento di un modello circolare di avicoltura boschiva, fondato sulla sostenibilità economica ed ambientale grazie all’utilizzo delle risorse territoriali e all’espansione delle competenze settoriali su più campi.
L’attività che viene portata avanti dall’azienda del Valdarno, in collaborazione anche con l’Università di Firenze, è un sistema di allevamento avicolo agroforestale innovativo, che punta al benessere delle piante e degli animali. Attraverso il riutilizzo dei prodotti secondari dell’azienda agricola si dà vita a nuovi articoli, generando un’economia circolare che garantisce una maggiore sostenibilità. Al contempo viene tutelata la salvaguardia della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze autoctone.
Il workshop di Cracovia sulle innovazioni guidate dalle donne vuole dimostrare che l’agricoltura e le aree rurali possono essere luoghi attraenti per l’universo femminile, soprattutto per sviluppare le loro idee imprenditoriali e applicare i loro approcci innovativi.
Le donne svolgono un ruolo fondamentale nella crescita economica delle aree rurali. Sono alla guida di aziende agricole efficienti e di aree e comunità rurali vivaci. Le donne rappresentano il 51% della popolazione dell’UE e, nel 2021, il 67,3% di tutte le donne in età lavorativa (20-64 anni) era impiegato nelle aree rurali, ma il divario retributivo tra i sessi è ancora del 12,7% (Eurostat, 2022). Inoltre, in quasi tutti gli Stati membri, il divario di generenei tassi di occupazione è maggiore nelle aree rurali rispetto a quelle urbane. In particolare, l’agricoltura è vista come una professione dominata dagli uomini, con le donne che rappresentano il 31,6% degli agricoltori dell’UE (Eurostat, 2022).