Fondatore Cà del Bosco: sia come italiano che come ospite del meeting
Verona, 13 apr. (askanews) – “Credo sia stata un’opportunità straordinaria perché l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv), pur avendo adesso un presidente italiano, ha solide radici in Francia. E dato che quest’anno sono cent’anni dalla sua fondazione, anniversario che l’Oiv celebrerà a ottobre a Digione dove a sede, l’avergli un po’ ‘soffiato’ l’anteprima del centenario portando in Italia una trentina di ministri dell’Agricoltura per parlare del futuro del vino, mi ha fatto molto piacere, sia come italiano che per essere stato scelto come ospite di questo evento”. Lo ha detto ad askanews Maurizio Zanella, fondatore e anima di Cà del Bosco, la celebre Cantina di Erbusco in Franciacorta (Brescia) che nei giorni scorsi ha ospitato il “Wine ministerial meeting”, la prima Conferenza Internazionale sul vino promossa dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Zanella tiene però a fare “una doverosa premessa: noi siamo stati semplicemente la location e quindi non abbiamo avuto nessun merito per il fatto di essere stati scelti e nessun merito nell’organizzazione”. Tutto vero ovviamente, ma per onore di cronaca va ricordato che nel settembre 2014, Cà del Bosco ospitò un altro importante meeting internazionale, il Consiglio informale dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea organizzato dall’allora ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.