“Nome più netto e affettuoso, tinte morbide e terrose e tiara papale”
Milano, 8 apr. (askanews) – La Cantina della Franciacorta Montina avvia una nuova fase con un diverso posizionamento del brand, naming e identità visiva. “Innanzitutto il nostro nome diventa ‘Montina’: rinunciamo all’articolo ‘La’ che ci ha accompagnato per lunghi anni, in favore di un nome più netto, semplice e affettuoso” ha spiegato Michele Bozza, Ad dell’azienda famigliare di Monticelli Brusati (Brescia), presentando “le nuove etichette dalle tinte morbide e terrose”, e “con la tiara papale che rimanda alle nostre origini in un abito più pulito e bello, per esaltare l’attenzione alle cose ben fatte, l’amore per la tradizione e insieme la consapevolezza della modernità, la passione grata per le nostre terre”.
In questa operazione di restyling, che avviene esattamente dieci anni dopo la prima, c’è la volontà di rendere Montina “un concetto che rispecchi pienamente l’identità dell’azienda e delle persone che ne fanno parte”. La tiara papale “è un omaggio al valore e alla tradizione tramandati dalle generazioni precedenti, dai fondatori di Montina agli avi di Papa Paolo VI e ai viticoltori della famiglia Bozza”. Accanto al copricapo del Pontefice, nel nuovo logo appaiono anche i leoni simbolo di Brescia, “che rappresentano il legame profondo con il territorio della Franciacorta che ha dato origine a tutta la storia aziendale”. L’evoluzione continua nel nuovo design, con la selezione del colore aziendale “che riflette l’anima della terra, derivante dalla fusione dei suoli dei vigneti a Montina”. Ricerca che si estende infine anche alle nuove etichette, dove un carattere fine ed elegante è accompagnato dai colori, più sobri e ricercati rispetto al passato, “che riflettono il carattere e l’espressività dei vini che accompagnano”.
All’interno della seicentesca Villa Baiana, acquistata nel 1982 dalle monache Dorotee e oggi dedicata all’accoglienza, alla ristorazione e agli eventi, sorge dal Duemila la prima “Galleria di Arte Contemporanea della Franciacorta” (dove sono esposte stabilmente le opere del milanese Remo Bianco), che ospita mostre personali di artisti contemporanei tra sale, cantine e vigneti. La passione per l’arte della famiglia Bozza, si è recentemente rafforzata dall’incontro con Marzia Boaglio, “story art designer” torinese, che ha contribuito al progetto di restyling curato da Alberto Ferrari.
La prima vendemmia della Montina risale al 1987, pochi mesi dopo la sua fondazione per mano di tre dei sette fratelli Bozza, Vittorio, Gian Carlo e Alberto. Nel 2007 la gigantesca Cantina è stata completamente interrata sotto la collina, con il vantaggio di poter avere una temperatura stabile tra i 13 e i 15 gradi. Complessivamente l’azienda conta su 72 ettari vitati tra vigne di proprietà, in affitto a lungo termine e di conferitori, all’80% coltivati a Chardonnay e i restanti a Pinot Nero, a cui sommare cinque ettari di nuovi impianti a Pinot Bianco. Nel 2023 la Cantina, celebre tra i tifosi milanesi per la bottiglia “La Montina AC Milan Franciacorta Docg Brut”, ha prodotto 450mila bottiglie, di cui il oltre il 92% di Spumante Metodo Classico Docg, per un fatturato complessivo di circa 6,3 milioni di euro, di cui circa il 12% derivante dall’export. Significativi in questo senso, anche gli introiti derivanti dalla frequentatissima enoteca che completa le attività della tenuta.