Il 40% pronto a rinunciarci
Roma, 1 apr. (askanews) – “Gli italiani sono la popolazione che in Europa utilizza di più l’auto privata, ma allo stesso tempo sono coloro che dimostrano, soprattutto nella fascia di età più giovane compresa fra i 18 e i 34 anni, la propensione maggiore a considerarne l’abbandono in futuro, in favore di mezzi più green e sostenibili”. È quanto emerge dalla seconda edizione dell’Auto & Mobility Barometer diffuso dal Gruppo Europ Assistance e condotto in collaborazione con Ipsos.
Secondo la ricerca, l’Italia conferma la sua posizione al vertice della classifica dei Paesi con il maggior numero di auto di proprietà, con il 97% del campione (il dato più alto in Europa) che ne possiede almeno una, seguita da Spagna e Portogallo (90%).
D’altra parte, alla domanda se in futuro sarebbero disposti a considerare di rinunciare all’auto privata, quasi la metà degli italiani (il 41%, notevolmente al di sopra della media europea) ha dato una risposta affermativa.
Sebbene l’auto rimanga il mezzo di trasporto più usato (94%), la ricerca evidenzia come in Italia, al pari del resto d’Europa, si è assistito ad una evoluzione delle abitudini verso la mobilità “dolce”: le persone scelgono di spostarsi sempre più con mezzi più sostenibili, un trend di crescita costante negli ultimi cinque anni, destinato a rafforzarsi ulteriormente in futuro.
Il 43% degli intervistati dichiara di spostarsi a piedi più frequentemente rispetto a cinque anni fa (+30%) e il 40% di avere intenzione di camminare di più nei prossimi 12 mesi. Il 48% sceglie di spostarsi con la propria bicicletta muscolare, il 25% con quella elettrica, il 18% con il monopattino di proprietà e il 23% a bordo di biciclette o monopattini in sharing, con oltre il 35% del campione che afferma di avere incrementato l’uso di ciascuno di questi mezzi rispetto a 5 anni fa.
A guidare l’evoluzione delle abitudini di mobilità degli italiani sono soprattutto le preoccupazioni legate al costo dei trasporti (33%), seguite dal cambiamento della situazione familiare (27%).
Al terzo posto, le motivazioni ecologiche (25%): il 77% del campione dichiara di porre attenzione all’impatto delle proprie abitudini di mobilità sull’ambiente e il 64% (il 73% nella fascia 18-34 anni) di averle già modificate per renderle più green. In molti (79%) sono convinti che le questioni ambientali debbano essere una priorità per le Istituzioni e considerano corrette le misure adottate per rendere le auto meno inquinanti (73%).
Cresce, seppur a rilento, il potenziale delle auto elettriche I veicoli elettrici faticano ancora a crescere, a fronte di una lenta diminuzione delle auto alimentate a diesel (41%, -4% rispetto al 2022) o benzina (37%; -1% rispetto al 2022). L’intenzione degli italiani ad acquistare una nuova auto elettrica nel prossimo anno è, però, la più alta d’Europa: il 44% del campione, ben 15 punti percentuali in più rispetto alla media e +5% vs 2022. Fra le principali motivazioni, la possibilità di risparmiare sul costo del carburante, le ragioni ambientali (entrambe al 40%) e il fatto che le auto termiche saranno sempre meno diffuse in futuro (34%).
Le principali barriere all’acquisto rimangono i costi (di acquisto, 51% o manutenzione, 21%), la difficoltà di installare colonnine di ricarica nella propria abitazione (22%) o la mancanza di punti di ricarica sul luogo di lavoro (13%) e le preoccupazioni per l’autonomia della batteria durante i viaggi lunghi (29%).