Miniserie Rai di Sergio Rubini con protagonista Leonardo Maltese

Roma, 27 mar. (askanews) – Sono terminate in questi giorni le riprese della miniserie evento Rai “Giacomo Leopardi – Vita e amori del Poeta” di Sergio Rubini (prodotta da Rai Fiction con IBC Movie di Beppe Caschetto e Rai Com). La fiction, che andrà in onda su Rai1, racconterà la vicenda umana e storica di Leopardi, non solo letterato ma anche filosofo, pensatore politico, uno dei massimi esponenti della cultura italiana di tutti i tempi.

Una grande produzione televisiva in costume, ambientata e girata tra la natia Recanati, le Marche terra di origine, Bari e la Puglia, nonché Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna. Una serie che restituisce anche alle nuove generazioni un ritratto inedito pur storicamente coerente di Giacomo Leopardi. Un formidabile genio, in grado di incendiare con i suoi versi non soltanto passioni amorose ma anche ideali politici. Uomo libero e avverso al compromesso, che ha sfidato il suo tempo, l’invasore austriaco, la Chiesa e gli stessi fondatori del nascente stato italiano. Una miniserie evento in due puntate da 100 minuti, nella quale si avvicendano passione, amore, storia e politica attraversando la tumultuosa Italia di inizio ‘800.

Protagonista, nei panni di Giacomo Leopardi, Leonardo Maltese, già apprezzato in “Rapito” di Marco Bellocchio e ne “Il Signore delle Formiche” di Gianni Amelio, per i quali ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’Argento 2023. Con lui Alessio Boni, nel ruolo dell’austero padre, il Conte Monaldo Leopardi, Valentina Cervi nei panni della madre Adelaide Antici, Cristiano Caccamo nelle vesti dell’amico di una vita Antonio Ranieri, Alessandro Preziosi nel ruolo di Don Carmine, attraverso cui scorre il racconto dell’intera storia, Fausto Russo Alesi nella parte del mentore Pietro Giordani e Giusy Buscemi ad interpretare l’amata Fanny Targioni Tozzetti, emblema dell’amore irraggiungibile, magnificato nei suoi versi eterni.

“Raccontare Giacomo Leopardi è una di quelle imprese che entusiasmano e ci richiamano all’essenza stessa della nostra missione di servizio pubblico – ha dichiarato Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction – Leopardi ci lascia la profondità sconfinata dei suoi versi e la testimonianza di uno spirito mai domo nel segno di una vita che fu anche dolorosa ma sempre ispirata all’amore e alla bellezza. E questo lascito che ha dentro di sé il futuro anima il progetto che vuol essere ambizioso e rigoroso di una miniserie. È una bellissima sfida cercare di restituire nella moderna dimensione del racconto audiovisivo più popolare la ricchezza di una vita e di un desiderio che guardò sempre oltre la linea dell’orizzonte e della quotidiana contingenza delle cose per parlare una lingua universale che sfida il tempo”.

“Approfondendo la biografia di Giacomo Leopardi, oltre all’immagine canonica di un uomo immerso in una malinconica solitudine a tinte gotiche, sclerotizzata da una perenne sofferenza fisica, se ne può scorgere un’altra, sottotraccia, completamente diversa, caratterizzata da una vitalità dirompente – ha commentato Sergio Rubini, che firma la sua prima regia televisiva – è l’incontenibile amore per la vita il motore che muove Leopardi e la sua poetica; e il suo pessimismo è il risultato di una costante ricerca di felicità negata da un universo incomprensibile e sordo ai desideri degli uomini. Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Una figura brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino, capace di offrire spunti di riflessione più che mai attuali in una società come quella di oggi spesso afflitta dalla mancanza di maestri e di saldi punti di riferimento”.

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