Mazzanti: 10 settimane di congedo retribuito per tutti i neo-genitori
Milano, 25 mar. (askanews) – Kellanova, multinazionale americana nota come Kellog Company in precedenza, introduce in Italia una nuova policy aziendale a supporto della co-genitorialità, in base alla quale è previsto un congedo retribuito di 10 settimane a quanti tra i propri dipendenti diventano neo-genitori. In questo modo non solo si allunga la durata del congedo di paternità previsto dalla legge italiana per i padri (10 giorni che salgono a 20 in caso di parto plurimo) ma lo estende anche a tutti coloro che non rientrano nei requisiti previsti dalle leggi dello Stato. “Siamo molto orgogliosi come Kellanova Italia del lancio di questa policy che, come dice il nome, è a supporto della co-genitorialità. Noi offriamo ai nostri dipendenti, che siano padri o neogenitori che potrebbero non soddisfare dei requisiti per usufruire delle politiche parentali previste dallo Stato, l’opportunità di vivere attivamente in maniera partecipativa le prime fasi della genitorialità – ci ha detto Vittoria Mazzanti, HR business partner Italy di Kellanova – Questa policy non si rivolge unicamente alla sfera lavorativa ma anche all’ambito di vita familiare, garantendo fino a dieci settimane di congedo retribuito di cui si può usufruire entro il primo anno di vita del bambino o della bambina. Nel concreto si rivolge ai padri che attualmente hanno già diritto per legge al congedo di paternità, di dieci giorni, alle coppie omogenitoriali, ai genitori affidatari e ai tutori legali”.
Quella di Kellanova è una iniziativa che arriva dal mondo aziendale che prima del legislatore e della politica è intervenuto per garantire un’equa genitorialità, per contrastare la disparità di genere e rispondere anche a un’idea di famiglia più realistica e attuale. In questo solco, in questi anni, già altre aziende si sono mosse, come Barilla, che ha esteso dal primo gennaio a 12 settimane il congedo a tutti i neo-genitori del gruppo, o Coop che nel 2022 ha scelto di affiancare la petizione online Genitori#allapari per chiedere una legislazione nazionale sul tema, mentre Unicoop Firenze introduceva 4 settimane aggiuntive di paternità retribuita al 100% per i padri e Coop Alleanza 3.0 portava il congedo obbligatorio a 16 giorni. Kellanova Italia prosegue lungo questo percorso intervenendo per colmare un vuoto normativo dello Stato. “Come Kellanova ci poniamo tra le prime aziende che decidono di implementare delle misure che non sono codificate dal diritto del lavoro, proprio perché la nostra volontà è quella di assicurare il benessere delle persone a tutto tondo e contribuire a creare un cambiamento positivo anche al di là del nostro contesto lavorativo, con l’obiettivo ancor più grande di creare una società più inclusiva”, ha sottolineato Mazzanti.
La misura introdotta da Kellanova, infatti, consente di andare oltre gli stereotipi legati al concetto di famiglia e ai ruoli di genere tradizionali, contribuendo a creare un equilibrio positivo tra sfera professionale e privata. “Questa policy riflette questa nostra visione inclusiva del concetto di famiglia, che pensa a quelle che sono le responsabilità condivise nell’ambito della genitorialità – ha affermato Mazzanti – Essa si inserisce nell’ambito di un programma di welfare più ampio e strutturato che abbiamo già in azienda e vuole rispondere all’evolversi dei bisogni delle nostre persone e delle famiglie per rendere tutti i nostri dipendenti soddisfatti, in modo che si sentano supportati nel vivere attivamente un momento della vita personale così importante. E aggiungo, perchè è il core della policy, tutelando anche coloro che potrebbero non avere accesso ad altri congedi già previsti dallo Stato”.
La nuova policy Kellanova si rivolge a “tutti i dipendenti neogenitori indipendentemente dall’anzianità di servizio, dal livello di seniority”. Durante il congedo, i termini e le condizioni contrattuali pattuite rimarranno invariati e i dipendenti continueranno a beneficiare dell’intero salario e di tutti i benefit concordati. Inoltre, le dipendenti in stato di gravidanza o coloro che hanno un partner in tale condizione, potranno usufruire di permessi retribuiti per partecipare a lezioni pre-parto o altri appuntamenti medici pre-natali. “Per usufruire del congedo di co-genitorialità – ha spiegato ancora Mazzanti – i dipendenti che sono in attesa di un figlio dovranno informare il proprio manager e l’hr business partner di riferimento e come datore di lavoro chiediamo di condividere il certificato di nascita del figlio in modo da certificare, appunto e analizzare con cura in dettaglio ogni singolo caso nel rispetto delle normative vigenti”. La policy di Kellanova a supporto della co-genitorialità è stata adottata in tutti quei Paesi europei dove questo tipo di congedo non è garantito a livello statale. Nello specifico “con noi lanciano questa policy Regno Unito, Irlanda, Benelux, Francia, Germania e appunto l’Italia”.