Tre priorità: livelli capitale, gestione rischi, investimenti IT

Roma, 21 mar. (askanews) – Le banche dell’area euro hanno solide basi posizioni patrimoniali e di liquidità, con coefficiente aggregato Cet1 che al 15,6%, alla fine del terzo trimestre del 2023, risulta superiore a quando è stata lanciata l’unione bancaria, nel 2015. Anche il tasso di copertura delle liquidità, al 159% è superiore al 140% dello stesso periodo mentre i crediti deteriorati rappresentano meno del 2% di tutti gli impieghi nel 2023. La redditività è aumentata “ma al tempo stesso l’evolversi delle condizioni economiche e finanziarie, assieme ai rischi geopolitici stanno mettendo alla prova la resilienza delle banche europee”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce nella sua prima audizione in questa veste al Parlamento europeo.

Le prospettive di utili potrebbero deteriorarsi se dovessero aumentare i costi di finanziamento, se dovesse indebolirsi la crescita dell’erogazione di prestiti o se dovessero materializzarsi perdite. In particolare “potrebbero salòire le perdite dalle esposizioni su settori particolarmente sensibili ai tassi di interesse. Nei primi tre trimestri del 2023 i crediti deteriorati stavano già aumentando gradualmente – ha rilevato – spinti principalmente dai prestiti per l’immobiliare commerciale e dai crediti al consumo”.

Le banche stanno operando in un contesto di elevata incertezza a causa dei rischi geopolitici e del quadro macroeconomico. Sono in corso cambiamenti strutturali su digitalizzazione, demografia e sulle politiche che l’Ue impone per il clima. “Preservare la resilienza delle banche e rafforzarla ulteriormente in una maniera duratura resta la nostra priorità. Le banche hanno gestito positivamente i problemi di ieri dobbiamo assicurare – ha detto Buch – che siano in grado di affrontare le sfide di domani con la stessa efficacia”.

La presidente della Vigilanza bancaria Ue ha individuato tre priorità per le banche. Innanzitutto una capitalizzazione appropriata, su cui è necessario completare il processo concordato su Basilea tre. Secondo, i nuovi tipi di rischi richiedono solide strutture di governance e accantonamenti adeguati. Terzo, ha detto, le banche devono continuare a investire nei loro sistemi tecnologici e nella loro resilienza operativa, anche per essere in grado di affrontare eventuali cyber attacchi.

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