Premier sceglie visita privata a Meyer, Giani attende in Regione
Firenze, 13 mar. (askanews) – I soldi non fanno la felicità. Nemmeno 683 milioni di euro, le risorse destinate alla Toscana dal fondo di sviluppo e coesione nell’ambito dell’accordo tra la Regione e il governo. Di felicità, infatti, nelle belle sale affrescate di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione a un passo dal Duomo, oggi se ne respirava poca. Partito con gli opuscoli distribuiti ai giornalisti sul “Cantiere Toscana” e con un’accoglienza festosa con tanto di buffet in ogni sala (anche per i giornalisti) è stato un lungo pomeriggio di ritardi, misunderstanding tra cerimoniali, suspence sulla foto opportunity, polemiche.
La premier Giorgia Meloni appena giunta a Firenze ha scelto di anticipare la visita all’ospedale pediatrico Meyer, inizialmente prevista dopo la firma in Regione, e si è presentata all’ospedale dei bambini da sola, per una visita privata. Lì, nel reparto di Neuroscienze, ha incontrato due piccoli palestinesi in cura nel nosocomio fiorentino.
Nello stesso momento, a Palazzo Strozzi Sacrati, Giani sta incontrando i giornalisti e spiega come saranno usati i fondi del Fsc ma quanto alla visita al Meyer non sa cosa rispondere. Certo, dice ai cronisti, se ne era parlato nel colloquio preparatorio con il ministro Raffaele Fitto, ma senza definire un vero e proprio programma. Sta di fatto che mentre il governatore parla la premier ha praticamente ultimato la visita al Meyer e giunge in ritardo in Regione, entrando da un ingresso laterale senza la foto opportunity con le autorità locali.
Nella calda e affollata sala stampa intitolata a Maria Grazia Cutuli circolano supposizioni e sospetti sul corto circuito tra cerimoniali, si ipotizza un Giani furioso, addirittura l’ipotesi che si firmi l’accordo senza le dichiarazioni alla stampa. Ciliegina sulla torta la nota del deputato del Pd e segretario Dem della Toscana, Emiliano Fossi: “La premier, nemmeno oggi, ha perso l’occasione per ricordarci che della Toscana le interessa poco, si presenta con un’ora di ritardo e porta alla Toscana solo la ripartizione di fondi Ue (i 683 milioni, ndr). Non un euro in più dal suo governo, che continua a dimenticare i toscani”. Intanto, nel partito fiorentino di Fratelli d’Italia si conferma la volontà di voler dare del filo da torcere alla sinistra alle prossime elezioni comunali scegliendo un candidato non di rappresentanza – come avvenuto per anni nel centrodestra – ma competitivo. E chissà che la tensione che si respira nel palazzo della Regione nei lunghi minuti del ritardo non sia un presagio.
Dopo un’ora e mezza, alle 17,30 la sala si rianima e la premier arriva con Giani. “Signora presidente del Consiglio” attacca, visibilmente scuro in volto, il governatore, “presidente Giani” ripete più volte la premier che chiude il suo discorso auspicando che “nelle prossime settimane avremo ancora lavoro da fare e confido che lo faremo con la stessa ansia di fare bene per i cittadini”. Poi, parlando con i giornalisti, si scusa per la mancata visita al Meyer, prende l’impegno di “tornarci insieme” anche se era importante andarci oggi “per tenere alta l’attenzione sul ruolo che l’Italia sta giocando in questa delicata fase”. E sì, alla fine c’è anche la foto opportunity.