L’opera in mostra all’Accademia di Romania dal 14 marzo
Roma, 13 mar. (askanews) – L’Accademia di Romania in Roma apre le porte della sua Galleria d’Arte per portare per la prima volta al pubblico italiano, oltre che agli amanti dell’arte e della storia, la creazione monumentale “Reenactment. Riconstituire il passato” (2016), degli artisti romeni Cristian Rusu e Serban Savu.
In sintonia con la ricerca dei due autori, l’opera riflette sull’idea di figura e figurazione e sul significato che ha oggi questo sistema espressivo. Essa ha come punto di partenza la realtà, colta nei diversi aspetti della vita quotidiana – lavoro, tempo libero, divertimento, sentimenti, natura – testimoniando le ricerche individuali dei due artisti sul rapporto tra contemporaneità e storia, ottenute adottando un approccio sintassi capace di evocare, in armonia con individualità e sensibilità, la struttura linguistica del cosiddetto realismo sociale.
L’opera monumentale trova la sua origine nel mosaico che, in passato, decorava la Fabbrica “Bandiera Rossa” della città di Brasov, nel cuore della Romania. Attraverso una serie di procedimenti, i due artisti hanno reinterpretato questo mosaico, riportando – come suggerisce il titolo – un’immagine pubblica rubata al passato che decostruisce e ricostruisce nella memoria collettiva.
Questa mostra offre al pubblico romano tanto un’idea sulla sintonia e l’effervescenza artistica che caratterizza lo spazio culturale della città transilvana di Cluj-Napoca, quanto un prezioso assaggio dello stile artistico di Serban Savu, l’artista che rappresenterà la Romania all’edizione di quest’anno della Biennale Internazionale d’arte di Venezia.
L’inaugurazione della mostra avrà luogo il 14 marzo alle ore 18.00, presso la Galleria d’Arte dell’Accademia di Romania in Roma, e rimarrà aperta al pubblico fino al 31 marzo 2024.
Savu (nato il 25 agosto 1978, Sighisoara) vive e lavora a Cluj. Ha studiato all’Università di Arte e Design di Cluj e nel periodo 2002-2004 ha beneficiato della borsa di ricerca e studio “Nicolae Iorga” a Venezia. Nel corso degli anni ha esposto in diverse gallerie d’arte in tutto il mondo. I temi affrontati sono legati principalmente alla transizione post-comunista e agli effetti architettonici e sociali del comunismo.
Rusu (nato nel 1972, Cluj) è un artista visivo e scenografo. Si è laureato presso l’Università di Arte e Design di Cluj e ha conseguito il master presso la stessa università. Nel 2014 ha conseguito il dottorato in teoria del teatro presso l’Università Babes-Bolyai di Cluj. Attualmente insegna presso la Facoltà di Teatro e Televisione dell’Università Babes-Bolyai. Attraverso varie tecniche di arti visive e combinando concetti spaziali e architettonici, interroga l’interazione tra estetica, sensibilità e ideologia, in particolare attraverso progetti site-specific. Ha ricevuto il premio per la scenografia per la rappresentazione Tragica istorie a Dr. Faust al Festival Internazionale del Teatro, Kisvarda, Ungheria, 2003.