Ueda: attendiamo fine trattative tra parti sociali
Roma, 12 mar. (askanews) – La Banca del Giappone (BoJ) deciderà su un eventuale aumento dei tassi d’interesse, che porrebbe fine a una lunghissima fase di politica monetaria ultra-espansiva, sulla base dei dati che arriveranno dal mercato del lavoro e dalle trattative contrattuali in corso tra le parti sociali, che dovrebbero determinare aumenti record dei salari. L’ha ribadito oggi, intervenendo alla Dieta (il parlamento giapponese), il governatore Kazuo Ueda.
La riunione del Consiglio monetario, l’organo decisionale della politica monetaria, si terrà la prossima settimana, il 18 marzo. I componenti sono in attesa di capire che esiti avrà lo “shunto”, cioè la “battaglia di primavera”, come è soprannominata la tradizionale fase di trattative tra le parti datoriali e sindacali. Lo stesso governo ha chiesto alle aziende di fare uno sforzo per mettere in campo aumenti salariali senza precedenti, che contribuiscano a un recupero dell’inflazione per le famiglie e consentano un rilancio dei consumi.
“I consumi individuali sembrano mostrare una certa debolezza, in particolare nel settore degli alimentari, che hanno registrato in precedenza grandi aumenti dei prezzi”, ha segnalato Ueda. Ma, ha aggiunto, “la situazione sta migliorando moderatamente, in parte a causa delle aspettative di aumento dei salari”.
Poi ha aggiunto: “Abbiamo esaminato il ciclo virtuoso tra salari e prezzi, e dalla riunione di gennaio sono emersi numerosi dati, e ulteriori dati verranno ricevuti questa settimana, quindi esprimeremo un giudizio globale basato su tali informazioni”.
Nel complesso, Ueda vede una “moderata ripresa” dell’economia giapponese, anche se permangono pericolosi elementi di debolezza.
La Banca del Giappone continua a mantenere una politica di tassi d’interesse negativi dal 2016.