Progetto Pace, Carlomagno: L’erasmus delle Pa per costruire sistema europeo
Roma, 8 mar. (askanews) – “L’Erasmus delle pubbliche amministrazioni” così Marco Carlomagno, segretario generale di FLP, Federazione dei lavoratori pubblici e delle pubbliche funzioni, sintetizza PACE – Public Administration Cooperation Exchange – il programma di mobilità paneuropea fra amministrazioni pubbliche degli stati membri, finanziato dalla DG Reform della Commissione UE attraverso le risorse dello Strumento di Sostegno. Nell’ambito della sessione organizzata dal 4 al 6 marzo dal Dipartimento della Funzione pubblica, una delegazione di dirigenti del Dipartimento e delle pubbliche amministrazioni provenienti da diversi Paesi europei – Francia, Portogallo, Grecia – ha incontrato la rappresentanza di FLP nella sede romana della federazione per un momento di confronto sul tema “Il dialogo sociale in una prospettiva evolutiva: gestione della contrattazione collettiva e dei rapporti di lavoro”.
“Un progetto importante – ha detto il segretario generale Carlomagno – perché prevede un interscambio di esperienze tra i vari Paesi UE e l’Italia ha fortemente bisogno di un’innovazione nell’ambito del sistema delle pubbliche amministrazioni”.
A emergere dalla giornata di lavoro, le fragilità del settore italiano. “Nelle altre pubbliche amministrazioni esiste il diritto alla carriera, la valorizzazione e l’importanza strategica dei servizi pubblici che vanno offerti – fa notare Carlomagno, che aggiunge – nel confronto con i colleghi europei è emersa la drammatica carenza di personale che esiste in Italia. Rispetto alla Francia, dove esistono 6 milioni di dipendenti pubblici, noi siamo a 3 milioni e 200mila dipendenti pubblici, di cui solo 2,8 milioni sono stabilizzati”.
“Nel resto d’Europa la digitalizzazione viene studiata e implementata costantemente ma è, soprattutto, un motore di trazione anche nell’ambito del PIL” ha ricordato il segretario generale e ha aggiunto “Parlo dei Paesi, non solo del Nord Europa, ma anche della stessa Francia, dell’importante lavoro che sta facendo il Portogallo e anche della Grecia post crisi: tutti stanno investendo notevolmente nelle nuove tecnologie e, soprattutto, si occupano di avere una visione del futuro per garantire una crescita nell’ambito del proprio settore e ovviamente nell’ambito del settore economico di tutta l’economia globale dei Paesi”.
L’incontro ha affrontato anche il tema del ricambio generazionale: “Oggi, nella contrattazione non si discute di formazione, né di stipendi bassi. Per cui succede che circa il 6% dei nuovi assunti, e quindi dei giovani, lascia la pubblica amministrazione. Non c’è un problema solo nel trovare persone competenti ma anche nel trattenerle” ha aggiunto Carlomagno. “In Europa, il personale della PA viene valorizzato – ha continuato il segretario – esiste un sistema di carriere, un sistema di progressioni, esiste un sistema in cui il funzionario pubblico riveste un ruolo strategico nell’ambito del Paese”. La sfida quindi, in Italia, è proprio quella di riportare al centro il ruolo del dipendente pubblico.
E ha concluso Carlomagno: “Oggi, essere dirigente e funzionario in una pubblica amministrazione italiana deve passare anche per la conoscenza delle altre esperienze europee, è importante acquisire nuovi spunti e punti di vista e portarli avanti in un sistema in cui, come cittadini europei, dobbiamo avere adeguate amministrazioni pubbliche, sempre più con un interscambio di dati”.