In 500 alla Luiss, presenti Giovanna Melandri e Paolo Gentiloni
Milano, 5 mar. (askanews) – Una maratona di otto ore di interventi, con oltre 500 iscritti e 50 speaker che si sono alternati tra mattina e pomeriggio nella sala del The Dome Campus dell’Università Luiss di Roma. Tutti per rispondere a “Impact Now. Un altro capitalismo è possibile”, la chiamata di Giovanna Melandri e della sua Human Foundation (che celebra 10 anni di attività) per costruire alleanze pubblico-private e disegnare progetti, azioni concrete, iniziative comuni per raggiungere obiettivi sociali e ambientali con una finanza ed economia ad impatto. I lavori sono stati aperti da un lungo discorso di Melandri: “Un altro capitalismo è possibile e passa da nuova finanza e nuova impresa”, ha detto la presidente di Human Foundation.
Melandri ha ricordato i dati dei flussi impact: “In 10 anni l’impact investing è passato da circa 50 miliardi a oltre 2,3 trilioni di dollari a livello globale, con la finanza Esg a 41 milioni. In Italia stimiamo la finanza impact in oltre 9 miliardi”. E ha lanciato alcune proposte al governo per sostenere la sfida della crescita del settore social green: “Oggi chiediamo al governo che le risorse del Piano Mattei per l’Africa e altre ancora siano impiegate attraverso investimenti e programmi a impatto in linea con gli Obiettivi di sostenibilità dell’Onu. E chiediamo fiscalità agevolata: i fondi impact non posso essere tassati come i fondi che obbediscono solo al criterio del rendimento e non ottimizzano ne misurano l’impatto. I fondi impact oltre al rendimento generano utilità sociale e ritorno sulle comunità e aiutano il Welfare a reggere e a crescere”.
Sono seguite le parole di Paolo Gentiloni, che ha rilanciato a Impact Now la sfida di un’economia verde su scala europea: “Il green deal deve mantenere la sua ambizione a lungo termine. Nella transizione energetica, dobbiamo tenere insieme il pilastro industriale e quello sociale, cercando di ridurre le dipendenze che abbiamo senza creare nuove dipendenze da altri Paesi”.
A Roma per l’evento in Luiss anche Ronald Cohen, presidente del Global Steering Group for Impact Investment (Gsg), la cabina di regia mondiale della impact economy. “Bisogna coinvolgere i privati nel cambiamento ambientale e sociale. Ci battiamo per questo, con un movimento che coinvolge 70 Paesi nel mondo”, ha ricordato Cohen, con in sala 15 delegati internazionali, tra cui Brigitte Mohn, del Cda di Bertelsman Stiftung e Jean Bernal Aranda, CEO di Caixa Bank.
Dopo una mattinata densa, con gli interventi anche della presidente del B7 2024, Emma Marcegaglia, che ha ricordato la grande occasione dei mesi di presidenza del G7 per spingere su investimenti ed economia verde e sociale, e dell’economista Lucrezia Reichlin, insieme a due protagonisti del mondo impact italiano come Pier Carlo Padoan (presidente UniCredit) e Luca Filippone (presidente Reale Group), il pomeriggio ha coinvolto l’attore pubblico e la politica, per ricordare l’importanza delle istituzioni nello schema triangolare dell’impact investing, alleanza strategica tra attore pubblico, investitori e imprese.
Al The Dome le voci dei sindaci di Roma (Roberto Gualtieri), di Napoli (Gaetano Manfredi) e di Novara (Alessandro Canelli), insieme all’Ad di Invitalia, Bernardo Mattarella, ma anche di due donne protagoniste di economia e finanza come Katia Da Ros (vice presidente di Confindustria) e Claudia Parzani (presidente di Borsa Italiana), Letizia Moratti e imprenditrici e manager come Emanuela Trentin, Manuela Cedermas, Kelly Russel Catella. Non sono mancati momenti ispirazionali, con gli speech di Paolo Giordano, Stefano Mancuso, Vittorio Lingiardi. Ma anche affondi sul mondo del Terzo Settore e dell’impresa sociale (con Stefano Zamagni, Enrico Giovannini, Stefano Granata, Rossella Muroni) e anche però una panoramica sui fondi e investitori impact italiani. Finale dedicato a impact economy e intelligenza artificiale, con un confronto a due voci tra Sebastiano Maffettone e Paolo Benanti. Conclusioni di Melandri con l’impegno di approfondire con Human ulteriormente la possibile alleanza strategica tra service providers ed investitori ad impatto.