Sistemi agroalimentari globali devono iventare più sostenibili
Roma, 4 mar. (askanews) – La fame negli Stati arabi ha raggiunto nel 2022 il valore più alto dall’inizio del millennio, con 59,8 milioni di persone denutrite, con un aumento del 75,9% rispetto al 2000, che corrisponde al 12,9% della popolazione, ben al di sopra della media globale del 9,2%. La situazione ha raggiunto un punto critico a Gaza, dove la popolazione sta sperimentando livelli catastrofici di insicurezza alimentare indotti dal conflitto e un alto rischio di carestia.
A lanciare l’allarme è stato il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, intervenuto alla 37esima sessione della Conferenza Ministeriale Regionale della FAO per il Vicino Oriente e il Nord Africa.
La conferenza di Amman ha riunito funzionari governativi, accademici e rappresentanti del settore privato e della società civile della regione e si è svolta sullo sfondo di un preoccupante aumento delle stime sulla fame e sulla malnutrizione. Durante il suo intervento alla conferenza, Qu ha sottolineato il ruolo cruciale svolto dalla FAO a Gaza, in particolare in termini di fornitura di aiuti di emergenza e partecipazione agli sforzi di ricostruzione. La FAO ha anche lanciato un appello per 20 milioni di dollari nell’appello flash interagenzia delle Nazioni Unite del novembre 2023 e prevede di riattivare la produzione di alimenti deperibili e altamente nutrienti che non possono essere importati come aiuti alimentari, tra cui latte fresco, carne e verdure.
La crisi a Gaza si aggiunge alle tante sfide di lunga data che la regione deve affrontare. Questi includono gli impatti negativi della crisi climatica, la bassa disponibilità pro capite di acqua dolce, l’aumento della popolazione e l’urbanizzazione, nonché la forte dipendenza dal cibo importato. Inoltre, la sovrapposizione di crisi come la pandemia di Covid-19, gli effetti dei conflitti in corso e delle guerre in altre parti del mondo, insieme alle crescenti sfide economiche e fiscali, in particolare l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, hanno aggravato queste difficoltà.
Tutte queste sfide stanno influenzando i sistemi agroalimentari globali, sottolineando la necessità di una trasformazione urgente dei nostri sistemi agroalimentari per diventare più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili, ha affermato Qu Dongyu.
“Nella regione NENA in particolare, stiamo assistendo ad una tendenza preoccupante di un continuo aumento della fame e della malnutrizione negli ultimi anni”, ha detto Qu. Con circa il 60% della popolazione della regione che soffre la fame e più della metà della popolazione non può permettersi una dieta sana, vi è una forte dipendenza dal cibo importato, che porta ad una rapida erosione del suolo e all’esaurimento delle risorse agricole.