“Ieri fatto gravissimo in via Padova, Sala si dovrebbe dissociare”
Milano, 4 mar. (askanews) – “L’assalto degli antagonisti di numerosi centri sociali alle forze dell’ordine in via Padova” a Milano “ieri sera rappresenta un fatto gravissimo. Colgo l’occasione per esprimere la nostra vicinanza agli agenti feriti che sono intervenuti per bloccare i numerosi tentativi di sfondamento. Inaccettabile quanto successo e la connivenza sempre più esplicita tra centri sociali ed esponenti della sinistra”. Così in una nota l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone.
“Indecente il silenzio della sinistra: anche questa volta se la prenderanno con gli agenti e non con i delinquenti dei centri sociali? Al presidio erano inoltre presenti un consigliere regionale e due consiglieri comunali di sinistra che, ovviamente, non hanno espresso alcuna solidarietà alle forze dell’ordine e che anzi, con la loro presenza, sostenevano il tentativo antidemocratico dei centri sociali di impedire la presentazione del mio libro e la fiaccolata per la sicurezza della Lega con i cittadini della zona. Segnalo che la contromanifestazione dei centri sociali era stata annunciata e aveva come titolo ‘Fuori la Lega da via Padova’. Ricordo inoltre che il centro sociale Lambretta con la sua costola ‘Mutuo Soccorso’ ha ricevuto un immobile di 380 metri quadrati dal Comune, senza alcun bando pubblico e con un canone d’affitto da circa mille euro al mese. Una concessione vergognosa considerati gli oltre 11 anni di abusi e illeciti dei ‘compagni’ del Lambretta” ha aggiunto.
“Il sindaco Sala si dovrebbe dissociare immediatamente da queste violenze e smetterla di favorire, con la sua maggioranza, i centri sociali. Noi non ci sogneremmo mai di scendere in piazza per impedire a dei cittadini di manifestare o presentare un libro. È questa la Milano democratica di Beppe Sala? La città in cui la sinistra si arroga il diritto di decidere chi possa manifestare nelle periferie. Noi della Lega non arretriamo e non ci facciamo intimorire” ha concluso Sardone.