“Emergenza” che deve essere affrontata con “uno sforzo collettivo”
Milano, 1 mar. (askanews) – Quella della qualità dell’aria a Milano “è un’emergenza” e deve essere affrontata con “uno sforzo collettivo”, fatto di “azioni a livello regionale e nazionale, che a volte non vedo”. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il suo intervento al convegno scientifico internazionale sugli effetti sulla salute dello smog e possibili correttivi “RespiraMi: Recent Advances on Air Pollution and Health”, che ha dedicato una sessione al confronto tra Milano e Londra.
Siamo “ispirati da Londra su vari livelli”, ha osservato Sala, ma in Italia spesso “città e sindaci sono lasciati da soli, con poche risorse e non abbastanza leve per cambiare le condizioni sul campo”. Inoltre “a volte i miei cittadini sono d’accordo o parzialmente d’accordo” con le misure antismog e “a volte non possono o non vogliono cambiare abitudini e comportamenti. Siamo in un punto cruciale”. Per questo, ha proseguito, occorre imparare da Londra “la lezione più importante”, cioè “la necessità di costruire un’ampia alleanza di società civile e professionisti”.
La Pianura padana, ha continuato, è forse “il peggior posto possibile in Europa” per lo smog a causa delle condizioni orografiche, ma allo stesso tempo “chiedere di posporre” di dieci anni l’applicazione dei nuovi limiti europei per la qualità dell’aria “non è utile” ed è “come chiudere due occhi o minimizzare il problema”. Occorre invece, a suo parere “fare di più” perché “non è una battaglia che possiamo vincere da soli” e “solo un’alleanza ampia può farci raggiungere gli obiettivi” attraverso “un profondo cambiamento di trasporti, logistica, riscaldemnto e sistema industriale”.
Le politiche anti-smog, ha proseguito, “sono diventate un campo di battaglia politico e mediatico chiave, immagino che le prossime elezioni comunali di inizio 2027 saranno un confronto tra destra e sinistra, con mobilità e piste ciclabili al centro” del dibattito, “ma sarà una cosa molto triste perché non è una questione di essere conservatori o democratici, ma è una questione di immaginare la città del futuro, quella dei nostri bambini, per questo” è importante ora “non perdere il momentum”.
“È chiaro – ha proseguito – che la sensibilità della gente cambiata” perché “la qualità della vita è cambiata e qualità dell’aria deve cambiare altrettanto, se no perderemo” attrattività della città e abitanti”. Per questo, ha concluso, “dobbiamo muoverci ora”.