Prima volta che settore Dop Economy ha un testo unico
Roma, 28 feb. (askanews) – L’approvazione del nuovo Regolamento europeo relativo ai vini, alle bevande spiritose e ai prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica da parte del Parlamento europeo “rappresenta un risultato importante per tutto il settore agroalimentare di qualità, che per la prima volta ha a disposizione un’unica base legislativa”. Così in una nota Cesare Mazzetti, preesidente della Fondazione Qualivita, secondo cui il nuovo regolamento “risponde in maniera sostanziale alla necessità di adattare il settore delle IG alle mutate condizioni di mercato, ambientali e sociali, puntualmente evidenziate da Qualivita nei propri rapporti annuali sul sistema”.
Uno schema unico della qualità regolamentata che ha la forza di incidere positivamente su due aspetti: da un lato rispecchia l’evoluzione culturale dei cittadini europei in fatto di produzioni del territorio e lo sviluppo degli operatori che dal 1992 hanno aderito convintamente al sistema delle DOP IGP, dall’altro fornisce strumenti più efficaci per uno sviluppo competitivo e sostenibile del settore delle produzioni di qualità e rafforza il ruolo dei Consorzi di tutela che hanno reso il modello italiano un esempio per tutti.
Il lavoro portato avanti dal relatore della riforma del sistema delle DOP IGP, Paolo De Castro con la collaborazione per l’Italia del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida “è frutto di una sapiente capacità di mettere in connessione le istanze di cittadini, istituzioni, imprese e Consorzi di Tutela emerse negli anni, anche grazie al lavoro culturale e scientifico portato avanti dalla Fondazione Qualivita”, scrive Qualivita.
Per Mazzetti il Regolamento aiuterà il settore delle Ig da diversi punti di vista e su diverse tematiche, come ad esempio “il tema del Turismo DOP, il turismo enogastronomico legato a prodotti IG, fortemente promosso dalla Fondazione per creare valore sui territori. “È presente inoltre un tema di fondo ed è la riunione operata a livello normativo per i vini, i prodotti agroalimentari e le bevande spiritose – prosegue Mazzetti – Fin dalla sua fondazione, Qualivita ha sostenuto la forza dell’unitarietà di tutti i settori sotto al tetto del sistema delle Indicazioni Geografiche e la necessità di operare identiche e coerenti politiche promozionali e di protezione per ciascuno di essi. Un sistema che la riforma invita all’unitarietà anche sotto al profilo associativo e della rappresentanza, come auspicato anche da numerosi Consorzi di tutela dei diversi settori”.
“Per l’Italia la Riforma è un punto di partenza – afferma Mauro Rosati, direttore generale Fondazione Qualivita – utile ad avviare una nuova fase di revisione della politica della qualità. Fra le tante critiche che in questi giorni sono piovute sull’Europa, alcune anche immotivate, credo che questo rappresenti un esempio virtuoso di politiche a favore dell’agricoltura e delle comunità produttive locali che chiedono ancora più valore per i propri prodotti”.