Dall’Europarlamento ennesimo schiaffo al mondo agricolo
Roma, 27 feb. (askanews) – “Dall’Ue una nuova mazzata agli agricoltori. Altro che sostegno al settore, la maggioranza di sinistra al Parlamento Europeo ha approvato il regolamento sul ripristino della natura, modificato dopo il trilogo. Una scelta vergognosa che rappresenta l’ennesimo schiaffo al mondo agricolo”. Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata della Lega e coordinatrice del gruppo Identità e Democrazia nella commissione Envi, dopo che oggi il Parlamento europeo ha adottato con 329 sì, 275 no e 24 astenuti la legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law).
“Noi di Identità e Democrazia avevamo proposto il rigetto del provvedimento proprio perché questo testo segna, insieme agli altri di questi anni, un attacco pesantissimo – spiega Sardone – al nostro settore agricolo, sempre più penalizzato rispetto ai concorrenti extra Unione Europea. Il testo sul ripristino della natura ha conseguenze molto negative che impatteranno sul settore agroalimentare, già colpito da altri provvedimenti in questi anni”.
Sardone definisce il regolamento “ideologico” e spiega che “sin dall’origine criminalizzava per l’ennesima volta l’agricoltura”. Durante la precedente votazione in Parlamento il settore agricolo era escluso completamente dagli impegni di ripristino ma “la nuova versione uscita dal trilogo riporta dentro i terreni agricoli. Il rischio serio è di avere importanti limitazioni di produzione e nuovi esborsi per il settore senza finanziamenti dedicati”, aggiunge la componente della Commissione Envi.
Gli indicatori di biodiversità proposti e le percentuali stabilite per il completamento delle misure di ripristino “risultano inoltre inadeguati”. Il ripristino dei fiumi prevede inoltre di rimuovere barriere artificiali e argini, “una scelta assurda considerati i rischi per cittadini e imprese legati alle alluvioni”.
“Insomma la Commissione – prosegue Sardone – ha detto ufficialmente di aver penalizzato gli agricoltori in questi anni ma il Parlamento nulla fa per modificare questa tendenza. A dispetto delle parole delle ultime settimane, è chiaro come il fantasma di Timmermans ancora si aggiri in questa Commissione. La sinistra con testi ideologici continua a rappresentare i contadini e gli allevatori come nemici del clima e del territorio quando invece sono i primi a tutelarli con il loro lavoro quotidiano”, conclude.