All’Agrifish: dare risposte con visione politiva a medio termine
Roma, 27 feb. (askanews) – Serve “un calendario concreto e preciso di azioni per soddisfare le aspettative degli agricoltori europei e consolidare la sovranità alimentare dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri”. E’ quanto chiesto dalla Francia alla Commissione europea tramite il proprio ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Marc Fesneau, che ha partecipato lunedì 26 febbraio al Consiglio Agrifish riunito a Bruxelles per dare risposte alla crisi che colpisce il settore agricolo dell’Unione Europea.
“È fondamentale dare prospettive chiare a livello europeo agli agricoltori che si sono mobilitati per settimane – ha detto Fesneau – fornendo risposte a brevissimo termine, ma anche articolando queste risposte con una visione politica a medio termine, riaffermando l’importanza dell’atto di produzione e della questione della sovranità alimentare europea. Le prime proposte della Commissione europea vanno nella giusta direzione, ma dobbiamo andare oltre e darci un calendario d’azione chiaro, fissando delle tappe fondamentali”.
Pur accogliendo con interesse le prime proposte che la Commissione ha presentato nel Non Paper pubblicato il 22 febbraio scorso, Fesneau ha chiesto ai suoi omologhi che le proposte della Commissione siano chiarite nel loro contenuto e integrate da misure aggiuntive.
Secondo il ministro francese, “risposte rapide e concrete si possono trovare nel brevissimo termine, in particolare sui temi della semplificazione della PAC e soprattutto per quanto riguarda le regole di condizionalità” ma, al di là delle questioni di semplificazione, per la Francia è fondamentale che vengano date delle “risposte europee sulla questione del reddito”. Nel dettaglio, riporta in una nota il ministero francese dell’Agricoltura, il ministro “ha detto che si aspetta proposte rapide da parte della Commissione per rafforzare il posto degli agricoltori nella catena del valore. Ha inoltre ricordato le preoccupazioni legate alle perturbazioni causate dalle esportazioni ucraine e ha chiesto alla Commissione europea di fare il punto su queste preoccupazioni attuando un monitoraggio più approfondito del mercato ed esplorando tutte le possibili opzioni per ripristinare l’equilibrio sul mercato europeo dei cereali”.