L’esito dell’assemblea nazionale: in preparazione anche referendum su temi del lavoro, licenziamenti, precarietà e appalti

Roma, 27 feb. (askanews) – L’assemblea generale della Cgil impegna “l’organizzazione alla mobilitazione in difesa del diritto di manifestazione, di sciopero e della libertà di associazione e nel tenere vivi i rapporti con il mondo dell’associazionismo e della società civile per una mobilitazione nazionale il 9 marzo 2024 a Roma”. Questo l’esito della assemblea. La mobilitazione sarà finalizzata a sostenere “il cessate il fuoco, impedire il genocidio, garantire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza, liberare gli ostaggi e prigionieri, la fine dell’occupazione, il riconoscimento dello stato di Palestina sulla base delle risoluzioni Onu e l’organizzazione di una conferenza internazionale per pace e giustizia in Medio Oriente”.

L’assemblea “esprime profonda disapprovazione e preoccupazione democratica per le violente cariche delle forze dell’ordine sui cortei di studenti avvenute nei giorni scorsi e ribadisce che le libertà di manifestazione e di associazione, a partire dal diritto di sciopero, sono diritti costituzionali inviolabili che vanno difesi, manifestando”.

Le indicazioni finali della Assemblea del sindacato, inoltre, prevedono la preparazione anche di referendum su temi del lavoro, licenziamenti, precarietà e appalti.

“Per cambiare le leggi sbagliate e proporre un altro modello sociale e di sviluppo, che metta al centro la dignità e la libertà delle persone, l’Assemblea generale della Cgil dà mandato alla Segreteria nazionale di predisporre referendum abrogativi su tre campi: licenziamenti individuali, precarietà del lavoro, appalti; preferibilmente da affiancare a un referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata che abbiamo tutta l’intenzione di promuovere non appena il Ddl Calderoli verrà approvato definitivamente”. L’assemblea sottolinea come gli iscritti alla Cgil vogliano “abolire il lavoro povero e precario, conquistare un diritto al lavoro che permetta alle persone di vivere dignitosamente, vogliamo che il lavoro sia il fulcro di un nuovo patto di cittadinanza. Vogliamo favorire e praticare un’effettiva e libera partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla vita democratica”.

(foto da Facebook Cgil Toscana)

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