Polemiche per spoglio a rilento. Conte e Schlein volano sull’isola
Roma, 26 feb. (askanews) – Lo spoglio (a rilento) delle elezioni regionali in Sardegna lascia le coalizioni con il fiato sospeso fino all’ultimo voto scrutinato: tra il candidato del centrodestra Paolo Truzzu e la candidata appoggiata da M5s, Pd e Avs, Alessandra Todde, i voti di scarto sono un migliaio, con un testa a testa che ha caratterizzato quasi tutta la giornata. Todde è in vantaggio nelle città (a Cagliari, a Nuoro e a Sassari) e questo basta per far decidere al leader pentastellato Giuseppe Conte e alla segretaria dem Elly Schlein di volare sull’isola per seguire le ultime battute di uno scrutinio che ha suscitato diverse polemiche.
Innanzitutto per la lentezza con cui sul sito della regione sono comparsi i primi dati ufficiali: dopo quasi quattro ore dall’inizio dello spoglio escono i risultati di sole dieci sezioni scrutinate. Decisamente poche per una valutazione. Eppure sufficienti per far parlare Maurizio Gasparri (Fi) di “una situazione non positiva”. E a fargli decretare che “c’è un giudizio negativo sulla giunta uscente” di centrodestra guidata da Christian Solinas. “C’era un presidente che abbiamo ritenuto di non ricandidare ma la sostituzione non ha ribaltato il giudizio non positivo sulla giunta. Truzzu, sindaco di Cagliari, nella classifica dei sindaci del Sole 24 ore non slittava ai primi posti. Penso che bisognerà riflettere”. Anche il deputato sardo di Fdi Salvatore Deidda non è ottimista. Dice subito che il centrodestra paga il fatto che “forse in cinque anni non abbiamo governato proprio brillantemente”, poi più tardi si corregge ma sempre con cautela: “Non è una passeggiata, è un testa a testa”.
Bisogna aspettare il primo pomeriggio per cominciare ad avere più dati e uno scenario più delineato. Per diverse ore Truzzu è avanti di diversi punti, fino a quattro ad un certo punto. Ma dal sito della regione salta all’occhio la mancanza dei dati da Cagliari e Sassari, dati che invece risultano scrutinati sui siti dei rispettivi comuni capoluogo di provincia e vedono Todde in vantaggio di venti punti dal candidato del centrodestra. Da ambienti vicini alla candidata di centrosinistra viene fatto filtrare il “disappunto per la scelta della Regione di non caricare” sul sito dedicato ai risultati elettorali “i dati dei grandi Comuni dove la Todde sarebbe molto avanti”. Secondo l’entourage di Todde si tratta di “una voluta strategia comunicativa nata per allungare sino a domani l’incertezza sul vincitore”, dato che i risultati delle città principali, peraltro in parte già visibili sui siti dei Comuni capoluogo, dimostrerebbero la vittoria ormai inevitabile di Todde.
Conte e Schlein non dichiarano nulla ma decidono di raggiungere l’isola per seguire le ultime fasi dello spoglio. Il Pd affida al presidente dei senatori Francesco Boccia una nota per sottolineare la “grande e grave lentezza nel caricamento dei dati riguardanti le elezioni in Sardegna da parte della Regione. Non sappiamo se si tratti di problemi tecnici, lungaggini nel servizio o altro. Auspichiamo una rapida definizione della questione fondamentale per l’esercizio del diritto democratico di votare ma anche di sapere in tempi celeri chi ha vinto e chi ha perso. Confidiamo nel senso di responsabilità della dirigenza della Regione Sardegna”.
La Regione precisa in serata che “il Sistema Informativo Elettorale Regionale (SIER) deputato alla raccolta sta operando regolarmente” e che l’immissione dei dati dipende dai comuni “che provvedono direttamente al caricamento dei relativi dati, una volta ricevuti dalle sezioni elettorali”: “Si auspica nella fattiva e consueta collaborazione dei comuni per il completamento del caricamento dei dati”.