Test di infrastrutture aeronautiche ad elevata complessità
Roma, 26 feb. (askanews) – Un progetto innovativo per il settore aerospaziale nasce dalla collaborazione tra Comau (Stellantis) e Leonardo, due aziende italiane leader nei rispettivi settori, che hanno unito le forze per rivoluzionare i processi di test in ambito aerospaziale. Le due aziende – sottolinea un comunicato – stanno utilizzando una soluzione all’avanguardia che sfrutta la robotica cognitiva, ovvero robot in grado di imparare dall’ambiente circostante e di prendere decisioni basate sulle proprie percezioni ed ottimizzazioni, ma anche sistemi di visione avanzati e intelligenza artificiale, per ispezionare autonomamente componenti aerospaziali critici, in particolare le pale degli elicotteri, caratterizzate da una lunghezza fino a 7 metri e da flessioni difficili da simulare. Questo approccio innovativo garantisce un’accuratezza e un’efficienza senza pari, stabilendo nuovi standard nell’ispezione aerospaziale. Automatizzando le attività ripetitive, infatti, la soluzione non solo aumenta la produttività, ma migliora anche la sicurezza, consentendo agli operatori di riqualificarsi e concentrarsi su processi decisionali e quindi su attività a più alto valore aggiunto. Infatti, attraverso un’interfaccia utente semplificata l’operatore può programmare il robot utilizzando comandi intuitivi. Inoltre, il passaggio dall’automazione manuale a quella robotizzata garantisce processi standardizzati, eliminando le discrepanze e migliorando la qualità complessiva. Questa nuova collaborazione conferma l’impegno costante di Comau nell’innovazione e nella diversificazione della sua offerta tecnologica e commerciale. Grazie ad un’esperienza acquisita in oltre 50 anni di attività, con una storica presenza nel settore automotive, Comau ha sviluppato una profonda conoscenza dei processi di produzione più avanzati, che è fondamentale nell’affrontare le sfide dell’industria aerospaziale così come in numerosi altri mercati, dalla logistica alla cantieristica navale, solo per citare pochi esempi, dove la richiesta di automazione cresce con un tasso maggiore del 10% annuo.