Dopo le denunce presentate da associazioni e sindacati dei militari

Roma, 26 feb. (askanews) – Istigazione all’odio razziale. Questo il reato rubricato dalla Procura della Capitale nei confronti del generale dell’Esercito, Roberto Vannacci. Il procedimento nasce da alcune denunce presentate nei confronti dell’ufficiale per alcune affermazioni presenti nel suo libro “Il mondo al contrario”. Gli esposti sono stati formalizzati nelle scorse settimane da alcune associazioni e dal Sindacato dei militari. “L’unica istigazione compiuta dal generale è alla riflessione ed alla lettura. Non c’è stata alcuna istigazione all’odio”. Lo ha detto l’avvocato Giorgio Carta, legale del generale Roberto Vannacci in merito all’indagine a Roma per istigazione all’odio razziale, in riferimento ad alcune affermazioni presenti nel libro “Il mondo al contrario”. Il penalista ha poi con ironia spiegato: “Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni è stato ‘assolto’. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere prima questa vicenda prima”. “Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!”. È la nota diffusa dalla Lega dopo la notizia di una indagine a carico del generale Roberto Vannacci per il reato di istigazione all’odio razziale.

Il procedimento nasce da alcune denunce presentate nei confronti dell’ufficiale per alcune affermazioni presenti nel suo libro “Il mondo al contrario”. Gli esposti sono stati formalizzati nelle scorse settimane da alcune associazioni e dal sindacato dei militari.

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