Pubblicato sulla rivista Sustainability

Roma, 26 feb. (askanews) – La fertilizzazione di precisione permette di avere maggiori rese in campo e minori costi economici e ambientali. E’ quanto emerge da uno studio del Centro Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari del Crea pubblicato sulla rivista internazionale Sustainability e selezionato come copertina dello Special Issue del numero.

Strategica nella coltivazione e nelle rese del frumento, la concimazione ha ricadute economiche per l’attività agricola, ma anche ambientali, legate alla dispersione di fertilizzanti, soprattutto di quelli in eccesso, con possibile perdita nelle falde acquifere, creando squilibri indesiderati. Non solo, i campi coltivati sono raramente uniformi e le colture mostrano variabilità in tutte le fasi. In risposta all’esigenza, quindi, di una fertilizzazione sempre più sostenibile arrivano le attuali tecnologie dell’agricoltura di precisione.

Proprio per verificare l’effetto della fertilizzazione di precisione a rateo variabile con un approccio sito-specifico, il Crea ha condotto, nell’ambito del progetto Agridigit, lo studio “Case Study on the Economic and Environmental Impact of the Introduction of the Variable-Rate Distribution of Fertilizer in Wheat (Triticum aestivum L.) Cultivation”.

Combinando le tecnologie più avanzate disponibili, i ricercatori del Crea hanno messo a confronto sullo stesso campo in due anni successivi due diverse tipologie di distribuzione di fertilizzanti: uniforme il primo anno e sito-specifica il secondo. In questi due anni i dati meteorologici hanno avuto andamenti simili e il campo sperimentale di grano del Crea è stato concimato con la stessa dose media (150 kg) per ettaro.

Quando la concimazione è stata eseguita secondo la mappa di prescrizione, ottimizzando la distribuzione dei trattamenti in zone definite, le stesse hanno incrementato significativamente la loro produzione (quasi il 14%), contribuendo quindi all’aumento complessivo della resa del campo. Le altre aree trattate, invece, con una dose ridotta di fertilizzante nel secondo anno hanno registrato una produzione inferiore rispetto all’anno precedente, che però non ha inciso sull’aumento complessivo della resa del campo. Oltre all’incremento della capacità produttiva, la distribuzione rateo-variabile consente, inoltre, di adattare la disponibilità di nutrienti distribuiti al terreno con le necessità delle piante, con un’evidente riduzione del rischio relativo all’impatto dei fertilizzanti in eccesso sulle falde acquifere. Infine, l’agricoltura di precisione supportata da informazioni satellitari, oltre al miglioramento delle pratiche agronomiche, permette anche la registrazione, la conservazione e la tracciabilità delle informazioni.

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