E più risorse per rilanciare le produzioni agricole
Roma, 26 feb. (askanews) – “Servono proposte di rottura per una riforma della Pac, più risorse per rilanciare le nostre produzioni agricole, per la ricerca scientifica e il miglioramento genetico varietale (TEA), per il sistema della gestione del rischio. Occorre riequilibrare il potere contrattuale lungo la filiera agroalimentare e riconoscere il giusto prezzo all’origine”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna Marcello Bonvicini intervenendo a Bruxelles all’assemblea straordinaria di Confagricoltura convocata nella sede del COPA – COGECA in concomitanza con la sessione del Consiglio Agricoltura della UE.
“L’attuale Politica agricola comune è nata anni fa in un contesto profondamente diverso. Il primario ora indietreggia. Anche in Emilia-Romagna si conferma sempre più debole tanto che il valore aggiunto prodotto dal settore dell’agricoltura ha registrato -6,1 punti percentuali rispetto ai livelli pre pandemia”, ha spiegato.
Nel documento programmatico che Confagricoltura presenterà alle istituzioni europee si chiede “una modifica profonda della PAC, serve multilateralismo, serve la salvaguardia dei prezzi per i produttori e i consumatori”, come ha spiegato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’apertura dell’assemblea con i delegati regionali e provinciali della Confederazione giunti dall’Italia nella sede del Copa Cogeca, dove sono intervenuti anche i due presidenti, la francese Christiane Lambert (Copa) e lo svedese Lennart Nilsson (Svezia).