43% europei, 30% italiani valutano motori termici. Survey Deloitte
Milano, 26 feb. (askanews) – Il caro vita pesa sulla propensione all’acquisto di auto elettriche ed altre opzioni “green”. Nell’ultimo anno, infatti, più consumatori sono tornati a considerare l’acquisto di veicoli diesel e benzina, passando dal 19% al 30% (43% la media europea). È quanto emerge dalla Global Automotive Consumer Survey di Deloitte 2024, condotta in 26 Paesi.
“A fronte degli elevati prezzi dei veicoli elettrici, i persistenti limiti infrastrutturali e la perenne incertezza economica, l’interesse dei consumatori per i veicoli elettrici in molti mercati, tra cui l’Italia, continua ad essere limitato ed è addirittura sceso rispetto allo scorso anno. La corsa verso l’elettrificazione del settore automotive dopo gli early-adopters segna il passo”, commenta Franco Orsogna, Automotive Sector Leader di Deloitte.
A pesare sulle vendite di elettrico: autonomia, tempi e modalità di ricarica, sostituzione delle batterie. Come emerge dal report di Deloitte, la maggioranza degli italiani si aspetta di spendere meno di 50mila euro per l’acquisto del veicolo elettrico. Oltre al caro-vita, i consumatori italiani sono preoccupati dell’autonomia (45%), del tempo di ricarica delle batterie (40%) e del costo di sostituzione della batteria (38%) – preoccupazioni che, però, sono in calo rispetto ai valori del 2023. Inoltre, la mancanza di una adeguata rete di ricarica si fa sentire: sia in Italia (54%) che nel resto dei Paesi europei esaminati (media europea 59%) più della metà dei consumatori prevede di dover ricaricare il proprio veicolo a casa.
Nonostante stia frenando la diffusione delle auto elettriche, l’attenzione dei consumatori italiani per la sostenibilità ambientale rimane alta. Anche nel 2024, infatti, nel nostro Paese la preoccupazione per l’ambiente sarà la prima ragione (51%) per scegliere un veicolo elettrico, mentre a livello europeo prevale, in media, l’aspettativa di un risparmio sui costi del carburante (53%). Il 70% dei consumatori italiani è preoccupato per l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita di una batteria Ev.
Un numero significativo di consumatori italiani sta inoltre pensando di cambiare marca di veicolo (70% in Italia vs 54% media europea). Il prezzo come fattore chiave per la scelta di un nuovo marchio è passato dal 31% del 2023 al 56% del 2024. La qualità del prodotto (-10 p.p.) mantiene la sua rilevanza come secondo driver chiave (54% in Italia).
I consumatori italiani affermano di aver bisogno di interagire fisicamente con l’auto da acquistare (79% vs 82% media europea) o con venditori in persona (82% in linea con media europea), di negoziare l’offerta migliore di persona (81% vs 78% media europea) e di fare un giro di prova (69% vs 79% media europea), dimostrando che potrebbe essere difficile passare a un processo di acquisto interamente online.
In un contesto di incertezza economica, un numero significativo di consumatori più giovani (18-34 anni) è almeno in parte (28% in Italia) interessato a rinunciare completamente alla proprietà del veicolo a favore di un modello di abbonamento.