Mantenuta promessa fatta loro quando era a bordo stazione orbitante
Roma, 23 feb. (askanews) – Dalla stazione orbitante alle corsie del Bambino Gesù. Il colonnello Walter Villadei mantiene la promessa fatta ai bambini e ai ragazzi con cui si era collegato dallo spazio quando era a bordo della stazione orbitante durante la missione Ax-3 Voluntas. Pochi giorni dopo il suo rientro sulla Terra si è infatti presentato di persona accompagnato dall’Aeronautica Militare presso l’Ospedale della Santa Sede. «Una grandissima emozione vedere la meraviglia negli occhi dei bambini» ha detto al termine dell’incontro l’astronauta italiano. Tante le domande e le curiosità con cui è stato accolto dai bambini presenti in Ludoteca: come faccio a diventare un astronauta? Cosa ti ha fatto paura? Come dormite? Come fai la pipì nello spazio? «Lo spazio non fa paura – ha spiegato Villadei ai bambini – è come il cielo che vediamo sulla Terra, ma molto più grande!». «L’acqua è una risorsa preziosa, ancora di più nello spazio. Per questo la pipì degli astronauti viene riciclata, purificata e trasformata in acqua distillata così che possa essere riutilizzata, anche per produrre ossigeno» ha raccontato tra le risate e lo stupore dei bambini presenti.
All’incontro di questa mattina hanno partecipato il Presidente del Bambino Gesù, Tiziano Onesti, il Colonnello Rosario D’Auria, Vice Capo del Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, e Andrea Masotti, dell’unità di ricerca di Medicina predittiva e preventiva nonché referente per l’Ospedale della Santa Sede del progetto di medicina biospaziale “astRNAuts”. Dopo la Ludoteca, il colonnello Villadei ha visitato anche i pazienti ricoverati presso il reparto di Reumatologia guidato dal dottor Fabrizio De Benedetti. «Per me è stata una grandissima emozione poter finalmente vedere la meraviglia negli occhi dei bambini poiché durante il collegamento dalla stazione spaziale avevo solo l’audio» ha raccontato al termine dell’incontro l’astronauta italiano. Il colonnello Villadei è anche uno dei protagonisti del progetto di ricerca di biomedicina spaziale “astRNAuts” realizzato da Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Istituto Italiano di Tecnologia (ITT) in collaborazione con Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Aeronautica Militare nell’ambito della missione Ax-3 della Axiom Space. Si tratta di un progetto di ricerca sugli effetti dell’assenza di gravità sull’organismo umano attraverso lo studio di piccole molecole di RNA (tra le quali i microRNA) nei fluidi corporei degli astronauti. L’obiettivo è sviluppare un modello predittivo per la diagnosi della salute degli astronauti durante le lunghe missioni di esplorazione spaziale, avvalendosi anche di algoritmi di intelligenza artificiale. I risultati avranno applicazioni anche sulla Terra, consentendo una migliore comprensione dei processi degenerativi implicati nelle patologie croniche, sia pediatriche che dell’adulto, con possibili benefici nella diagnosi e nel trattamento.