Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Santiago

Roma, 20 feb. (askanews) – La giustizia cilena ha deciso martedì di riaprire il caso sulle circostanze della morte del poeta Pablo Neruda nel 1973. “La Corte d’Appello di Santiago ordina la riapertura delle indagini sulla morte del poeta Pablo Neruda”, ha riferito in un comunicato la magistratura.

Con sentenza unanime i giudici della Corte d’Appello hanno deciso di proseguire le indagini sul caso chiuso lo scorso anno. I magistrati hanno ritenuto che l’indagine non sia esaurita in quanto esistono procedure precise che potrebbero contribuire a chiarire i fatti. Nello specifico, il tribunale ha ordinato l’esecuzione di una meta-perizia, che consente di rivedere i risultati di precedenti periti, oltre all’esame grafologico del certificato di morte, e ha chiesto che fosse chiamata un’altra serie di persone a testimoniare.

Neruda morì il 23 settembre 1973 nella Clinica Santa María di Santiago, poche settimane dopo il colpo di stato di Augusto Pinochet (dittatore tra il 1973 e il 1990). La versione ufficiale della dittatura era che il poeta, membro del Partito Comunista, morì a causa di un cancro metastatico, ma i testimoni affermano che fu avvelenato dagli agenti di Pinochet.

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