Nell’ex Tabacchificio Next di Borgo Capasso di Paestum (Salerno)

Milano, 19 feb. (askanews) – Talk scientifici, masterclass, incontri con Cantine, produttori di distillati e distributori italiani: torna con “un programma articolato e di alti contenuti con i più autorevoli nomi del mondo del vino e degli spirit”, il Paestum Wine Fest 2024, il salone del “fare business” più grande del Centro e del Sud Italia. La tredicesima edizione è in programma dal 23 al 25 marzo nello storico ex Tabacchificio Next di Borgo Capasso di Paestum (Salerno), e vede il patrocinio del ministero del Turismo e di quello dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste.

Il festival, ideato da Angelo Zarra e diretto da Alessandro Rossi, quest’anno “guarda in una nuova direzione e si apre a una sempre più ampia platea di professionisti e operatori del settore grazie al supporto e alla collaborazione dei più autorevoli opinion leader del mondo del vino e una deadline sempre più articolata di contenuti sui mercati e tendenze del settore vitivinicolo”. Tre giorni di convegni che partono da sabato 23 con i “Monitor” intitolati: “Vino e mercati, la percezione del Sud”, “Il futuro enologico: innovazioni e prospettive che rivoluzioneranno il comparto vino”, “Analisi commerciale del comparto vino italiano nel mondo”, e “Spiriti raffinati: i distillati tra passato, presente e futuro”. Domenica 24, invece, è invece previsto il convegno “Le nuove frontiere della comunicazione del mondo vino” e, nella giornata di chiusura di lunedì 25, “L’importanza degli eventi vino in ottica di marketing e comunicazione settoriale”, “Vita da Barman” e “Vino e Management”.

Il 23 marzo prenderanno il via anche le masterclass con “Champagne si nasce e non si diventa…” condotta dall’esperta Vania Valentini; “Internazionali o autoctoni? Bolgheri: affondo sui maggiori interpreti” con Eros Teboni, già miglior sommelier d’Italia e del mondo; “I vigneti metropolitani” con Antonella Amodio; e “Fiano senza confini: un vitigno declinato a livello mondiale” curata da Charlie Arturaola.

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