Liste depositate dalla Procura di Roma e dalla parte civile, domani la prima udienza
Roma, 19 feb. (askanews) – Uomini di governo, d’Italia e d’Egitto, dirigenti pubblici, manager d’impresa, rappresentanti delle servizi di sicurezza, giornalisti. E’ un elenco lungo ed eterogeneo quello che riguarda le persone presenti nelle liste testimoniali nel processo per l’omicidio di Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario trovato senza vita il 3 febbraio del 2016 sul ciglio della strada tra il Cairo e Alessandria d’Egitto, con evidenti segni di tortura.
Domani nell’aula Vittorio Occorsio del tribunale di Roma è prevista la prima udienza. Non è prevista la presenza degli imputati, i quattro agenti della National Security sotto accusa. Dopo un lungo iter preliminare si è arrivati a formalizzare l’imputazione per il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. Dovrebbero rispondere, a seconda delle singole posizioni, di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni personali aggravate e concorso in omicidio aggravato.
In ogni caso il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e gli avvocati di parte civile prospettano al collegio giudicante la citazione del presidente della Repubblica egiziana, Abdel Fattah al-Sisi, dell’ex premier e leader di Italia Viva, Matteo Renzi; e l’ex ministro degli esteri, Paolo Gentiloni. Nell’elenco anche l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi; l’ex responsabile della autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Marco Minniti; i capi dei servizi segreti che si sono avvicendati nel tempo e il segretario generale della Farnesina all’epoca dei fatti, Elisabetta Belloni.