Le Maire parla di tagli alla spesa e esclude aumenti delle tasse
Roma, 19 feb. (askanews) – Il governo della Francia ha rivisto al ribasso la previsione di crescita economica di quest’anno al più 1% del Pil, a fronte del più 1,4% precedentemente previsto. Lo ha annunciato ieri sera nel corso di un’intervista televisiva il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, che stamattina ha tenuto una conferenza stampa con il ministro delegato ai conti pubblici, Thomas Cazenave in merito alle ricadute delle nuove cifre sulle dinamiche delle finanze dello Stato.
Il taglio riflette il contesto geopolitico e le ricadute di guerra in Ucraina e tensioni in Medio Oriente, assieme al rallentamento della crescita della Cina e alla recessione in Germania.
Fondamentalmente per la Francia la revisione implica la necessità di reperire 10 miliardi di euro, che l’esecutivo intende ottenere con tagli supplementari sulla spesa pubblica.
Secondo Le Maire 5 miliardi di tagli riguarderanno le spese di funzionamento di tutti i ministeri e altri 5 miliardi dovrebbero essere reperiti mediante tagli agli aiuti allo sviluppo e a enti pubblici come Cusiness France o France Compétences. Foprse anche alla luce del periodo in cui si avvicinano le elezioni europee, il ministro ha escluso che vi siano altri aumenti delle tasse.
Il tutto allo scopo di mantenere l’obiettivo di deficit di quest’anno al 4,4% del Pil, dal 4,9% del 2023 e proseguire il percorso di rientro che prevede di tornare al 3% nel 2027.