In casi politicamente motivati usata cella punizione come routine
Milano, 18 feb. (askanews) – Mentre a Mosca non si ferma il flusso di persone che vanno a portare un fiore su monumenti contro la repressione, secondo la Ong Ovd Info in Russia almeno 401 persone sono state arrestate in occasione delle commemorazioni del politico di opposizione Aleksei Navalny, morto venerdì in carcere in base alle informazioni diffuse dalla colonia penale dove era rinchiuso. Da domani inizieranno 96 processi in tutto il Paese per casi meramente di stampo politico.
Le cifre provengono dai dati del gruppo Ovd Info che considera la morte di Navalny un “omicidio politico” e che segue da vicino la situazione della libertà di parola e di riunione in Russia.
Negli ultimi mesi ci sono sempre più notizie secondo cui le persone perseguitate per motivi politici vengono regolarmente collocate in una cella di punizione. Ciò ha colpito non solo Navalny, che ha trascorso 226 giorni in una cella di punizione, ma anche il deputato Aleksei Gorinov, il politico Vladimir Kara-Murza, l’attivista di sinistra Daria Polyudova, la giornalista Maria Ponomarenko, il padre di Masha Moskaleva Alexei e altri detenuti.
Nel 2023, almeno 40 persone condannate per casi politicamente motivati sono state rinchiuse in una cella di punizione, dice Ovd Info. In media vi hanno trascorso 15 giorni. Molti sono stati messi in isolamento più volte: in totale ci sono 82 casi di questo tipo, per 65 di essi è nota la durata della reclusione. Nel 2023 i “prigionieri politici” hanno trascorso in cella di punizione 1.015 giorni, ovvero quasi tre anni.