Consorzio unico in Puglia ha bisogno di visione industriale

Roma, 15 feb. (askanews) – “La scelta di realizzare un consorzio unico accorpando quelli di Lecce, Brindisi, Bari e Taranto ha bisogno di una visione capace di non svilire il lavoro e di dare all’agricoltura pugliese le giuste risposte per crescere con criteri di sostenibilità economica, ambientale e sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota intervenendo a Taranto al Coordinamento regionale del settore della bonifica.

Per la Federazione agroalimentare cislina “i consorzi di bonifica necessitano di essere rilanciati con una progettualità industriale seria e coerente con i bisogni del mondo agricolo e con le caratteristiche dei territori, come peraltro indicato dall’intesa Stato-Regioni – spiega Rota – che ha contribuito a riformare il settore dal 2009, invece l’accorpamento del consorzio Centro Sud Puglia sembra andare in senso opposto: un tentativo di costruire un tetto ben decorato ma su un edificio privo di fondamenta. Il modello da seguire è piuttosto quello della Capitanata, da potenziare per garantire il giusto autogoverno del settore da parte del mondo agricolo”.

“Gli agricoltori – ha concluso Rota – chiedono a gran voce di governare la transizione ecologica e dare risposte concrete alla siccità, ai cambiamenti climatici, alle innovazioni tecnologiche, per cui siamo pronti al confronto con tutte le parti per costruire le buone relazioni sindacali necessarie a contribuire, anche in Puglia, a una bonifica realmente connessa con i bisogni produttivi del primario e con un ruolo strategico nella regimentazione delle acque e nella prevenzione del dissesto idrogeologico”.

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