A Torino i funerali, fra i presenti Alberto di Monaco
Torino, 10 feb. (askanews) – L’ingresso della bara fra le guardie d’onore delle tombe reali schierate, l’inno sardo ad accompagnare il feretro in chiesa sotto lo sguardo dei rappresentanti delle casate reali d’Europa e oltre. Si sono svolti nel Duomo di Torino i funerali di Vittorio Emanuele di Savoia, scomparso a 86 anni. Circa 450 i presenti in chiesa, a cui si accedeva solo su invito, un centinaio le persone che hanno assistito alla cerimonia fuori, sotto la pioggia, seguendola dai maxi schermi.
I primi ad arrivare sono stati il principe Aimone e la principessa Olga di Savoia Aosta, seguiti dal principe Leka d’Albania, la granduchessa di Russia entrata in Duomo con il re titolare d’Egitto. A seguire il principe di Grecia Filippo e i principi d’Orleans. Poco prima dell’arrivo del feretro sono entrati in chiesa la regina emerita Sofia di Spagna e il principe Alberto di Monaco. Fra le autorità e personalità presenti il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, l’europarlamentare della Lega, Gianna Gancia, il senatore di Forza Italia, Roberto Rosso, l’ex deputato europeo del Carroccio, Mario Borghezio.
I familiari, la moglie Marina Doria, la sorella Maria Pia, il figlio Emanuele Filiberto con la moglie Clotilde e le figlie Vittoria e Luisa, sono entrati poco prima dell’arrivo del feretro e hanno assistito alla cerimonia in corrispondenza della cappella che custodisce la Sacra Sindone.
La funzione è stata celebrata da monsignor Paolo de Nicolò, Gran Priore degli Ordini Dinastici della Real Casa. “Ha saputo nella sua umana fragilità essere un uomo il cui ricordo vive nelle generazioni che seguiranno. In particolare a Emanuele Filiberto, Vittoria e Luisa, il compito di rendere contemporaneo il suo agire nei confronti dei poveri e bisognosi”, ha detto nel corso dell’omelia. Durante la messa è stato letto anche un messaggio di condoglianze di Papa Francesco. Poi l’ultimo saluto della moglie Marina Doria che all’uscita dalla chiesa si è chinata sul feretro e il ricordo di Emanuele Filiberto prima di lasciare la chiesa. “È stato un padre stupendo, un padre meraviglioso, un amico mi sono molto grato e so che da lassù mi mostrerà il cammino. È stato un cittadino italiano che amava l’Italia con una grande storia dietro le spalle, qualche volta difficile”. La salma verrà cremata e poi sarà sepolta nella cripta reale di Superga.