Ancora presìdi in tutta Italia, grande attenzione su Sanremo e Roma
Roma, 8 feb. (askanews) – Presìdi e cortei di protesta degli agricoltori con i loro trattori ancora in tutta Italia, dalla Puglia alla Basilicata alla Sardegna, con i centri nevralgici, almeno mediaticamente parlando, collocati a Sanremo e a Roma. Nella cittadina ligure, dove è in corso il festival di Sanremo, stamattina sono arrivati una decina di trattori partiti nella notte da Brescia e Melegnano, dopo avere percorso oltre 250 chilometri di strade statali.
Con il grande palcoscenico e la grande visibilità di Sanremo, sembrava che sarebbe stato possibile un intervento sul palco dell’Ariston di una delegazione di agricoltori. Invece, non sarà così. La Rai, in un comunicato, ha ufficializzato che non ci sarà nessun rappresentante degli agricoltori sul palco ma che sarà Amadeus a leggere venerdì sera un comunicato con le istanze della protesta.
Davide, agricoltore di Brescia del movimento Riscatto Agricolo, spiega ad Askanews: “Amadeus purtroppo leggerà solo un nostro comunicato, non vogliono farci salire sul palco. Forse diamo fastidio. A Sanremo siamo presenti con i nostri trattori ma a noi interessa ben poco che il comunicato lo legga Amadeus. Quello che diciamo viene dal cuore e dalla pancia e questo sicuramente non verrà trasmesso al pubblico”. I trattori, in ogni caso, non potranno neanche arrivare all’Ariston, anche se c’è un piccolo presidio a 400 metri circa dal teatro.
A Roma, invece, stanno convergendo già da giorni diversi trattori e mezzi agricoli dalle regioni limitrofe, soprattutto dall’Umbria, dalla Valdichiana posizionati nel presidio permanente di via Nomentana 1111. La mobilitazione è descritta dai rappresentanti del Cra, i comitati agricoli riuniti, come un assedio che durerà più giorni e non legato a una singola manifestazione. Secondo quanto concordato con la Questura di Roma, i trattori provenienti da tutta Italia saranno ospitati in punti specifici e venerdì mattina una decina di trattori, scortati dalle forze dell’ordine, insieme a 1.500 manifestanti dovrebbero potere arrivare in piazza San Giovanni dal presidio della Nomentana.