Dati Clal a Fieragricola, consumi mondiali in aumento dello 0,6%
Roma, 1 feb. (askanews) – Produzione mondiale di latte in equilibrio e domanda mondiale in crescita: i prezzi del settore lattiero caseario dovrebbero, almeno nelle prossime settimane, mantenersi su valori sostenuti, favorendo così la possibilità delle catene di approvvigionamento di pianificare investimenti per migliorare produzioni, benessere animale, sostenibilità, internazionalizzazione.
I dati sono stati anticipati da Clal, portale di riferimento mondiale del settore lattiero caseario, a Fieragricola, la rassegna internazionale di agricoltura in corso a Veronafiere fino al 3 febbraio. Proprio Clal venerdì 2 febbraio farà un approfondimento sul comparto, coinvolgendo la catena di approvvigionamento, dai produttori alla grande distribuzione organizzata, affrontando anche i temi dei cambiamenti climatici, della mangimistica e dei costi di produzione, del dialogo per affrontare insieme le nuove sfide dei mercati.
A fronte di produzioni sostanzialmente invariate, con i principali Paesi esportatori di formaggi, polveri e burro (Argentina, Australia, Bielorussia, Cile, Nuova Zelanda, Ue-27, Usa, Uruguay) che hanno prodotto solamente lo 0,2% di latte in più rispetto all’anno precedente, la domanda mondiale di prodotti lattiero caseari si è mostrata dinamica, con consumi in aumento dello 0,6% e scambi mondiali sostenuti (+4,1% le importazioni in milk equivalent e +3,1% le esportazioni) fra le principali aree del pianeta, e lascia sperare che il 2024 possa assicurare margini di guadagno in crescita per gli allevatori.
I risultati dell’ultima quotazione del Global Dairy Trade, l’asta dei prodotti lattiero caseari in Oceania con cadenza quindicinale e che rappresenta il termometro di fatto delle tendenze globali segna quotazioni positive per tutte le principali voci a listino: burro +5,8%, cheddar +1%, polvere di latte intero WMP +1,7%, polvere di latte scremato SMP +1,2%.