Consorzio ha incontrato 15 sindaci per avviare un percorso comune

Milano, 30 gen. (askanews) – “Come Consorzio che rappresenta centinaia di realtà produttive e migliaia di viticoltori, abbiamo deciso di inaugurare un nuovo ‘spazio di dialogo’, un primo passo verso quello che auspichiamo sarà un vero e proprio Patto del Territorio. L’ascolto delle esigenze del territorio, la condivisione degli obiettivi e il confronto costante, crediamo siano la chiave per affrontare insieme il prossimo futuro del Conegliano Valdobbiadene”. Lo ha affermato la presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Elvira Bortolomiol, che il 29 gennaio ha incontrato i 15 sindaci dei Comuni locali per avviare un percorso comune. L’incontro è avvenuto nell’ambito dell’evento di presentazione della prima edizione del Rapporto di sostenibilità del Consorzio, a Villa dei Cedri a Valdobbiadene.

Il Consorzio propone alle amministrazioni alcuni punti di collaborazione sui quali condividere il percorso. “Si tratterà innanzitutto di una piena condivisione degli obiettivi e degli strumenti da attuare e conseguentemente di un impegno reciproco declinato su più fronti” ha spiegato il direttore del Consorzio, Diego Tomasi, precisando che “dalla tutela, conservazione e rigenerazione delle risorse ambientali, alla creazione di un modello viticolo innovativo grazie alle competenze accademiche presenti sul territorio, fino alla mobilità sostenibile e l’efficientamento energetico delle produzioni sul territorio non dimenticando un’azione incisiva di coinvolgimento della cittadinanza”.

La proposta di lavoro che il Consorzio avanza alle amministrazioni locali spazia da una campagna di comunicazione per coinvolgere il territorio sulla relazione tra vigneto e sostenibilità ambientale, alla collaborazione attiva per la conservazione ed il miglioramento delle risorse ambientali nelle sue componenti della biodiversità, passando per la verifica dello stato attuale dell’impronta carbonica dovuta all’attività vitivinicola e alla mobilità che rappresenta un fattore di grande utilità territoriale. Infine, si prevede una collaborazione su attività di inclusione sociale, coinvolgendo le aziende produttrici e i rappresentanti delle municipalità per dei percorsi formativi volti all’inserimento aziendale di nuovo capitale umano.

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