Fleap Holding e Gruppo Azimut sono i lead investor
Roma, 30 gen. (askanews) – Ha già raccolto un milione di euro la campagna avviata sul portale di equity crowdfunding Mamacrowd da Safety Job S.r.l per il progetto Sikuro, una piattaforma innovativa per la sicurezza nei cantieri.
Hanno partecipato alla raccolta come lead investor Fleap Holding S.p.A, la holding blockchain- based costituita e partecipata al 100% da FLEAP S.p.A., con un investimento pari a 400.000,00 euro, e il Gruppo Azimut. Tra gli elementi di interesse dell’operazione di acquisizione compiuta da Fleap Holding S.p.A. vi è il fatto che Holding ha raccolto il capitale per l’acquisizione attraverso la creazione di strumenti finanziari partecipativi basati su scritture su DLT. Tali strumenti sono stati sottoscritti quindi da Azimut con il fondo chiuso riservato Azimut Digital Equity Italy. In seguito alla sottoscrizione degli SFP, la Holding ha quindi investito nella campagna di crowdfunding lanciata da Safety Job S.r.l. alla quale ha partecipato anche il fondo Azimut ELTIF – Venture Capital ALIcrowd III.
SIKURO: una piattaforma in cloud per la sicurezza nei cantieri Grazie alle detrazioni fiscali del 110 e alla lunga serie di progetti infrastrutturali supportati dal PNRR, l’edilizia in Italia sta vivendo un momento di grandissima crescita. Il Paese intero è costellato di cantieri e ciò si traduce in un impulso formidabile per tutte le aziende e i professionisti del settore.
“L’edilizia rappresenta l’11% del PIL nazionale e il 10% del PIL europeo, offrendo occupazione a ben 18 milioni di persone. Ma quante energie sono necessarie per fare in modo che ognuna di esse sia tutelata e possa lavorare sempre in piena sicurezza? Tantissime. Purtroppo, spesso queste energie sono letteralmente ‘sprecate’ in una miriade di adempimenti burocratici e tecnicismi, svolti con l’unico obiettivo di evitare errori e inesattezze, con potenziali conseguenze pecuniarie e legali. Oggi la vera sfida per tutte le aziende del settore riguarda invece la digitalizzazione e l’automazione dei processi. Solo in questo modo è possibile concentrarsi seriamente sull’obiettivo più importante: la sicurezza delle persone”, a raccontarlo è Walter Licini, Founder e Ceo di SIKURO.
Da quando è stata fondata, nel 2017, SIKURO ha continuato a crescere costantemente. “Il nostro modello di business ‘a cascata’ consente una rapida diffusione del servizio perché sono i committenti stessi a richiedere l’uso della piattaforma alle imprese subappaltatrici per poter accedere ai cantieri e svolgere i lavori”, spiega Roberto Nembrini, General Manager della startup. Ad oggi, si sono collegate alla piattaforma circa 9000 imprese e sono stati gestiti più di 4300 cantieri tra i quali oltre 400 grandi opere. Ogni giorno, circa 160mila lavoratori sono connessi e autorizzati.
“Tra i nostri clienti ci sono 50 delle 200 principali imprese edili italiane e ogni anno raddoppiamo il numero di clienti e il fatturato. Nel 2023, abbiamo già raggiunto un fatturato di circa 2 milioni di euro, registrando un aumento del 90% rispetto al 2022”.
Il modello di funzionamento di Fleap Holding S.p.A., che ha reso possibile il proprio investimento, prevede l’acquisizione di partecipazioni in società ad alto potenziale di crescita, individuate a seguito di valutazione da parte della holding stessa, la quale, attraverso la digitalizzazione delle scritture su DLT, emette SFP (strumenti finanziari partecipativi dedicati alla specifica azienda target) disponibili agli investitori professionali che accedono alla holding tramite un applicativo digitale dedicato. L’operazione non rientra nell’ambito di applicazione del D.L. 25 del 17 marzo 2023.
La complessa operazione, che si inserisce nella sperimentazione regolamentare sandbox, è stata coordinata dallo Studio LX20 Law Firm con un team guidato dall’Avv. Alessandro Negri della Torre il quale ha dichiarato: “L’operazione di investimento perfezionata da Fleap Holding S.p.a. insieme agli intermediari aderenti alla sperimentazione sandbox è di notevole interesse per il mercato italiano in quanto rappresenta un traguardo concreto nel processo di digitalizzazione e di automazione dei processi societari e di investimento tramite le tecnologie a registro distribuito con diversi potenziali vantaggi per le parti coinvolte in termini di efficienza, velocità e una riduzione delle complessità tipiche di operazione analoghe”.
Azimut, in qualità di intermediario aderente alla sperimentazione, ha avuto un ruolo di primaria importanza nell’operazione attraverso il fondo Azimut Digital Equity Italy. Giorgio Medda, Amministratore Delegato di Azimut Holding, ha commentato: “L’investimento in Sikuro realizzato tramite il fondo Azimut Digital Equity Italy, che si affianca a quello effettuato con il fondo ALIcrowd III sempre all’interno della campagna di crowdfunding in corso sulla piattaforma di Gruppo Mamacrowd, segna un ulteriore progresso nella strategia complessiva di Azimut nell’impiego della tecnologia blockchain e dei digital asset. La nostra adesione al progetto di Fleap nasce dalla forte convinzione che l’integrazione della blockchain nelle attività di gestione degli asset costituisca una delle innovazioni più rivoluzionarie nel settore. Siamo quindi soddisfatti di aver potuto verificare con successo il valore aggiunto della blockchain nel semplificare e agevolare operazioni, che tradizionalmente richiederebbero più passaggi e una maggiore burocrazia”.
Spiega Thomas Iacchetti CEO di FLEAP: “L’operazione Sikuro rappresenta un traguardo significativo per il mercato degli investimenti in Italia. La tecnologia e il modello di funzionamento di Fleap Holding possono essere utilizzati per agevolare i tradizionali processi di acquisizione di partecipazioni in società innovative, non solo nel settore del crowdfunding ma, più in generale, nel comparto del venture capital italiano. La creazione di club deal, la strutturazione di spv per esigenze specifiche e la successiva gestione di partecipazioni delle target secondo criteri di efficienza e personalizzazione sono tutti casi applicativi che stiamo esplorando all’interno della sandbox regolamentare”.