Roberto Salis: “Sensibilità diversa con pressione mediatica”

Milano, 30 gen. (askanews) – “Lo Stato italiano non è stato molto reattivo a tutti i livelli, c’è una sensibilità diversa a queste istanze nel momento in cui c’è una forte pressione mediatica”. Lo ha detto ai microfoni del Tg1 Roberto Salis, il padre di Ilaria, l’italiana in carcere a Budapest, in Ungheria, con l’accusa di aver partecipato ad una aggressione nei confronti di due neonazisti.

La donna, 39 anni, in carcere da quasi un anno in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due
neonazisti, è stata mostrata in un’aula di un tribunale ungherese in catene, con le manette ai polsi, e i piedi legati da ceppi di cuoio con dei lucchetti. Il padre di Ilaria è intervenuti anche nella trasmissione di Bianca Berlinguer “Prima di domani”, in onda su Rete4. “Mi sento un pochino meglio perché inizio a vedere un piano, ma il piano va attuato”, ha detto Salis, che oggi ha incontrato l’ambasciatore italiano in Ungheria, “sarebbe stato opportuno prima, ma l’importante è fare le cose”, ha commentato. “Bisogna scindere la problematica in due”, ha aggiunto, “c’è una problematica di diritti umani che riguarda le condizioni di detenzione che non sono adatte a un cittadino italiano e poi la problematica processuale, ma sono due cose separate e bisogna attuare prima la prima e poi si affronterà la seconda”.

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