“Nomina getta ancora discredito sul sistema culturale italiano”

Roma, 24 gen. (askanews) – “Non c’è solo il modo con cui la destra di Sangiuliano e Mollicone ha messo in atto il blitz al teatro di Roma. Anche il curriculum di de Fusco non ci fa stare tranquilli, a dispetto delle dichiarazioni di Giorgia Meloni che ha parlato addirittura di ‘un curriculum di ferro’”, Così il deputato M5s in commissione Cultura, Gaetano Amato.

“Le gestioni di De Fusco non sarebbero state irreprensibili dal punto di vista dei pagamenti, sia per il Teatro Stabile di Napoli che per il Napoli Teatro Festival. Ma anche per ciò che attiene la gestione dei fondi ci sono molti punti oscuri, a partire dalla ripartizione sulle produzioni, fino ad arrivare al rapporto con le maestranze e con gli attori: in alcuni casi le produzioni sarebbero state mandate in tournée in condizioni disperate tant’è che gli scritturati più di una volta avrebbero minacciato di fermarsi. Problemi che si sarebbero trascinati anche nella gestione di De Fusco a Catania. Sulla base di cosa allora Giorgia Meloni definisce ‘di ferro’ il cv di De Fusco? Probabilmente non sa assolutamente nulla di De Fusco e si affida a chi ha gestito questa disastrosa nomina che getta per l’ennesima volta discredito sul sistema culturale italiano”, conclude.

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