13 tracce, di cui 12 inediti scritti da autori di varie generazioni

Roma, 24 gen. (askanews) – È disponibile da oggi anche in digitale (streaming e download), DRU il primo album di Drusilla Foer, pubblicato in ottobre da BMG inizialmente solo in formato Vinile numerato e Maxi CD da collezione. L’uscita in digitale è accompagnata dal video inedito di uno dei brani più apprezzati dell’album, Non mi parlare d’amore, composta da Tricarico, in versione live registrata al Blue Note di Milano l’8 dicembre scorso, dove Drusilla si è esibita in tre sole serate, accompagnata sul palco da sei musicisti e dal trio vocale delle Blue Doll’s.

Oltre al teatro (dopo il recital Eleganzissima, il 14 febbraio 2024 debutta al Teatro Comunale di Vicenza il suo secondo lavoro teatrale, la pièce di prosa musicale Venere Nemica, in tour per 50 date fino a fine aprile), la TV (la grandissima notorietà è arrivata grazie alla co-conduzione di Sanremo 2022), il web (diventato di culto il format delle sue telefonate alle amiche e alla domestica Ornella), qualche incursione nel cinema (annunciata per il 2024 la sua presenza nella serie Netflix Tutto chiede salvezza), Drusilla ha voluto suggellare il suo grande amore per la musica con un disco di canzoni che le assomiglia, un’ulteriore strada espressiva intrapresa per completare il suo mondo artistico, ricco di tonalità e sfaccettature.

Pubblicato da BMG e prodotto da Best Sound, la storica etichetta di Franco Godi che del disco ha curato personalmente la direzione artistica e gli arrangiamenti, DRU contiene tredici tracce, di cui dodici canzoni inedite, firmate da autori eccelsi di tante generazioni diverse, fra i quali Pino Donaggio e Maurizio Piccoli, Pacifico e Vittorio Cosma, Mariella Nava, Giovanni Caccamo, Mogol e Donida, Tricarico e Luca Rossetti. Ognuno di loro ha creato piccoli quadri su temi diversi – l’amore naturalmente, ma anche la guerra, l’avversione per il pregiudizio e altri temi da sempre cari all’interprete – con grandi aperture sonore, in uno spettro emotivo nel quale Drusilla si è saputa riconoscere.

Oltre a loro, Ditonellapiaga e Fabio Ilacqua, autori di nuova generazione fra i più ricercati, che hanno composto i due brani dalle tonalità apparentemente più distanti fra loro: la prima ha firmato Io ne voglio Ancora, elegante divertissement in chiave dance e dichiarazione di libertà e amore per la musica e per la vita che Drusilla ha cantato in duetto con Asia Argento. Il secondo – già autore di alcuni grandissimi successi di Gabbani, Mengoni, Mina, Celentano, Vanoni – ha composto per Drusilla Tanatosi, un brano dirompente sia nel tema – quello della violenza e della sopraffazione che richiedono un atto estremo di resilienza per restare aggrappati alla vita – sia nelle parole che la voce incide con la precisione di una lama su una musica dal crescendo ossessivo con inattese aperture melodiche carezzevoli, sia per il video dall’impatto emotivo travolgente che lo accompagna. La produzione musicale di Tanatosi, come di altri brani dell’album (Moon in Champagne, Amami se puoi, Da questa parte), è di Fausto Cogliati, collaboratore storico di Franco Godi.

C’è un secondo duetto in DRU, su un brano ancheggiante, divertente e scanzonato: si tratta di Amore… Boh! e non poteva che portare la firma di Franco Godi per la musica, dal sapore brasiliano, nonché la sua voce in alternanza a quella di Drusilla, mentre il testo è di Gianluca Gori. Nella tracklist anche due extravaganze: l’inedito Buonanotte Rossana, brano di Lelio Luttazzi colmo di delicatezza e sentimento, nel quale la voce di Drusilla si accompagna a un’esecuzione originale al piano del Maestro scomparso nel 2010, e Giorno ad Urlapicchio, non una canzone ma una poesia avvolgente e giocata sull’onomatopea scritta da Fosco Maraini, padre di Dacia e indimenticato antropologo e scrittore toscano.

Le sonorità fuori dal tempo, eleganti, ricche di sfumature – e lontane da qualunque indulgenza verso tendenze musicali alla moda – sono la cifra stilistica di DRU, a proposito del quale la sua interprete scrive: “La musica è il mio grande amore, davanti al quale sono stata sempre in piedi, con lo sguardo arreso di chi è disposto a non essere corrisposto, cercando solo di non arrossire. Un bell’amore, irrorato di pudore e di coraggio, di rabbia e calma, di note giuste e sbagliate, di respiri, pensieri, sorrisi e civetteria. Cantare mi fa essere me, con facilità, intimità, con perdono per ciò che sono”.

Nell’introduzione a DRU, la cantante dedica “questo miracolo” al prezioso amico Franco Godi, il produttore e compositore che ha attraversato con successo oltre sei decenni di storia musicale italiana, con intuizioni che lo hanno portato con Drusilla Foer alla terza illuminazione geniale nell’arco della sua vita professionale: già autore di migliaia di jingle pubblicitari, musica per il cinema e per la televisione dagli anni ’60 agli anni ’90 del secolo scorso (per questo soprannominato Mr Jingle), ha poi generato il movimento hip hop italiano, del quale lui e la sua Best Sound sono stati il fulcro per oltre 20 anni nei due decenni a cavallo del terzo millennio, arrivando nel 2015 a Drusilla Foer, della quale ha intuito l’enorme talento e unicità artistica fin dal primo momento.

Godi è colui che ha desiderato tanto quanto Drusilla la realizzazione di DRU, la cui uscita è la prima dopo dieci anni siglata con la sua storica etichetta Best Sound. A proposito del lavoro svolto e del risultato raggiunto Franco Godi dice: “Mi piaceva l’idea di un album slegato da tempi e mode del momento, soprattutto suonato e arrangiato con creatività e ricchezza di sfumature, cucito su misura per Drusilla. Lei e io ci troviamo spesso in totale sintonia nel riconoscere le canzoni che ci piacciono, non solo perché sono belle canzoni, ma perché le sentiamo in qualche misura necessarie ad esprimere l’estetica musicale che ci appartiene. Sento che abbiamo fatto un lavoro sincero, senza risparmiarci, insieme ad Andrea Benassai e ai musicisti in studio, che ringrazio, trovando sempre in BMG e in Dino Stewart dei partner entusiasti e propositivi, con uno sguardo curioso e in sintonia con le nostre scelte artistiche”.

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