Operazione del 2019 legata a donazioni in beneficenza

Milano, 22 gen. (askanews) – L’influencer Chiara Ferragni risulta iscritta nel registro degli indagati a Milano, con l’ipotesi di truffa aggravata, non solo per la vicenda del pandoro della Balocco, e per quella delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi, ma anche per la bambola Trudi.

La notizia è emersa dall’atto con cui la Procura milanese aveva sollevato davanti al pg della Cassazione il conflitto sulla competenza ad indagare per il caso del pandoro della casa dolciaria della provincia di Cuneo. 

Il caso della bambola Trudi, una edizione limitata creata dopo il matrimonio con Fedez, riguarda una campagna benefica che era stata promossa nel maggio 2019 con uno schema simile a quello usato poi con i pandoro e le uova di Pasqua, la vendita di un prodotto per finanziare iniziative benefiche, in questo caso la lotta al cyberbullismo e l’omofobia. “Tutti i profitti andranno a Stomp out bullying, un’organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore”, aveva dichiarato Chiara Ferragni. TBS Crew Srl già nei giorni scorsi aveva sottolineato che i ricavi per le vendite della bambola tramite l’e-commerce The Blonde Salad, erano stati donati nel luglio 2019, precisando che “l’impegno a favore di Stomp Out Bullying ha riguardato – come dichiarato nei materiali di comunicazione – esclusivamente le vendite delle bambole fatte sul canale e-commerce diretto e non anche su altri canali gestiti da terzi”. Le tre diverse iniziative dell’influencer legate alla beneficenza sono ora oggetto di indagini dei magistrati.

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