Attesa per la decisione del Partito sardo d’Azione
Milano, 19 gen. (askanews) – Dopo il via libera anche della Lega al sostegno alle regionali del 25 febbraio al sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, e in attesa di sapere se il consiglio nazionale del Partito sardo d’Azione confermerà o meno stasera la sua permanenza nella coalizione, il centrodestra in Sardegna si ricompatta e fa pace con la forzista Alessandra Zedda. L’ex assessore e ex vicepresidente della giunta Solinas ha infatti rinunciato ad una sua candidatura alla presidenza della Regione come indipendente per sostenere “il centrodestra unito”.
“Sono scesa in campo per offrire al centrodestra, in un momento di stallo e di confusione, una proposta di guida per la regione Sardegna proveniente dalla società civile e in particolare dall’Associazione Anima di Sardegna. Alla luce degli appelli di Paolo Truzzu e della ritrovata unità della coalizione ritengo importante offrire al centrodestra un gesto di generosità e ritirare la mia candidatura a presidente”, ha dichiarato Zedda.
Il suo passo indietro, ha aggiunto, è il frutto anche della condivisione con Truzzu nelle ultime ore di alcuni punti programmatici come “il rischio di privatizzazione dell’acqua e il conseguente taglio del costo nelle bollette dei sardi; il sostegno ai medici di base oramai carenti in tutta la regione ma soprattutto nei comuni periferici e più interni; la ricerca della sovranità energetica senza sacrificare i nostri territori e compromettere la vita nelle nostre comunità”.
Da parte sua Truzzu ha ringraziato Zedda dicendo che non aveva dubbi sul fatto “che il suo senso di responsabilità e il suo amore per la Sardegna avrebbero determinato questa scelta, supportata dalla condivisione di alcuni punti programmatici”. La “competenza” ed “esperienza” di Zedda, ha concluso il candidato del centrodestra alla presidenza al posto dell’uscente Solinas, “saranno a disposizione della coalizione, che si contrappone all’ibrida coalizione rosso-gialla, e lavoreremo insieme per il bene della Sardegna e dei sardi”.