Ma senza imitare i modelli occidentali

Roma, 16 gen. (askanews) – La Cina deve diventare una “superpotenza finanziaria” con un sistema tuttavia “distinto dai modelli occidentali”. L’ha affermato oggi il presidente cinese Xi Jinping, nello stesso giorno in cui il suo primo ministro, Li Qiang, segnalava a Davos il raggiungimento dell’obiettivo di crescita posto per il 2023, con un Pil cresciuto del 5,2%.

“Una superpotenza finanziaria deve basarsi su solide basi economiche”, ha affermato Xi in una riunione di alto livello tenuta presso la Scuola centrale del Partito comunista cinese, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. “Deve avere – ha aggiunto – una forza nazionale economica, tecnologica e globale leader a livello mondiale”.

Xi – parlando di fronte a sei degli altri sette membri del Comitato permanente del Politburo (l’ottavo, il premier, era a Davos) e a molti alti esponenti dell’industria cinese – ha sottolineato come il percorso della Cina verso la leadership economica non può essere quello tracciato dalle economie occidentali, perché Pechino deve essere comunque in linea con la guida del Partito comunista e deve essere principalmente incentrato sull’economia reale.

Il presidente ha inoltre evidenziato come una valuta forte, una banca centrale solida e la relazione con istituzioni finanziarie sia nazionali che internazionali sono fondamentali per lo status di superpotenza, così come una forte supervisione e talento.

Xi ha anche posto l’accento sull’importanza della regolamentazione finanziaria e ha ribadito l’enfasi sulla repressione della corruzione. “La regolamentazione finanziaria deve avere denti”, ha affermato il numero uno cinese. “Tutte le località devono adottare una pianificazione complessiva e puntare alla gestione del rischio e il mantenimento della stabilità”.

E, rispetto al tema del rischio, Xi ha affermato che la “corruzione deve essere punita risolutamente e il rischio morale deve essere rigorosamente prevenuto”.

La Cina si concentrerà, ha affermato, sul rafforzamento della propria competitività e influenza sulle regole internazionali, promuovendo l’apertura finanziaria: “Razionalizzeremo le misure restrittive, miglioreremo la trasparenza, la stabilità e la prevedibilità della nostra politica e regoleremo gli investimenti e le attività finanziarie all’estero, migliorando il sostegno finanziario all’iniziativa Belt and Road”, ha affermato.

La Cina si trova in questo momento di fronte a sfide economiche importanti. Da un lato la crisi di liquidità del settore immobiliare, che rischia di contagiare le banche, mentre il sistema subisce spinte deflazionistiche. Inoltre, tra i rischi, ci sono quelli connessi all’indebitamento piuttosto opaco dei veicoli d’investimento degli enti locali, che a sua volta potrebbe creare un grave pericolo per il sistema bancario.

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